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Elezioni. Meglio il paradiso

“Forse è meglio un posto in Paradiso
che nel Consiglio comunale!”
. Parole
di un amico che scherza, ma è un
po’ (molto) “scocciato” per le polemiche
nate negli ultimi giorni fra cattolici, sulla
loro presenza nella politica riminese.
“Grazie non ne avevamo bisogno”, fanno
sapere altri amici e lettori, che non
hanno difficoltà a dichiarare le loro diverse
posizioni politiche, ma che sono
unitamente perplessi da queste uscite
assolutamente fuori luogo, specie dopo
il chiaro indirizzo dato dal Consiglio pastorale
nel dicembre scorso: “Il confronto
fra le diverse forze politiche si esprima
in una legittima e positiva dialettica;non
degeneri mai in una polemica aspra e rissosa”

e ancora “le differenze fra cattolici
non si devono mai porre nell’orizzonte
dei valori di riferimento, così pure la diversità
di scelte concrete non deve mai diventare
contrapposizione pregiudiziale o
conflitto offensivo e pretestuoso”
.
E poiché come scrive il documento, citando
Benedetto XVI, “non tocca alla
Chiesa prendere nelle sue mani la battaglia
politica”
, saremmo più lieti di riconoscere
i cattolici non dalle benedizioni
di chissachì, né dall’autoproclamazione
di santità, ma, cito ancora il documento,
da chi sa disegnare “una Città
bella, culturalmente significativa, che
vuole offrire a tutti una buona qualità
di vita, aperta alla sussidiarietà, all’accoglienza
e alla solidarietà, attenta alle
famiglie, ai poveri, agli ultimi, mobilitata
nell’impegno per la legalità”
. Insomma
vorremmo che il legittimo confronto
politico fra cattolici, avvenisse più sui
contenuti che sulle patenti di cristianità.
Lo stile ce lo indica un amico, coinvolto
anche lui nell’agone politco di
questi giorni che mi ha passato un testo
di Tommaso Moro che dichiara a chi lo
condannerà a morte (cosa ben peggiore
dunque di quel che che si è letto in
questi giorni): “Spero che, per la bontà e
la misericordia divina, accada che, come
un tempo Paolo perseguì Stefano fino
alla morte, e tuttavia entrambi sono
ora concordi in cielo, così pure noi, che
ora in terra abbiamo opinioni divergenti,
nella futura vita saremo allo stesso
modo concordi, uniti dalla perfetta carità”
.
Lo speriamo anche noi.

Giovanni Tonelli