Nel 1974 comparve un gioco da tavolo destinato a rivoluzionare il mondo dei “gamers” incalliti.

Stiamo parlando di “Dungeons & Dragons”, il gioco di ruolo più celebre al mondo, partito come prodotto amatoriale e sviluppatosi poi con il marchio Wizards of the Coast (poi acquisito dalla Hasbro) che detiene i diritti di D& D. Più che pedine e dadi qui conta l’inventiva dei giocatori e il mondo complesso creato dal gioco non poteva non far gola all’industria cinematografica che già aveva tentato l’approccio nel 2000 con il disastroso film di Courtney Solomon. Va decisamente meglio con questa nuova produzione grazie all’intuizione della coppia di registi coinvolta che mette subito le carte in tavola: mai prendersi sul serio!

Così il “divertissement” è rispettato per tutta la durata della storia grazie in primis a Chris Pine che veste con ironia i panni del ladro Edgin, spalleggiato dalla fedele Holga (Michelle Rodriguez) e da un gruppo di fatati alleati tra cui la giovane Doric (Sophie Lillis che vedremo anche nel nuovo film di Wes Anderson, “Asteroid City”) capace di trasformarsi nei più svariati animali tra i quali un fantasioso Orsogufo. La missione da compiere è ritrovare una magica tavoletta nelle mani di un vanesio pseudo reggente (Hugh Grant), sconfiggere la micidiale Maga Rossa Sofina (Daisy Head) e recuperare la figlia di Edgin.