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Diritto al cuore. Teatro, danza, parole per l’uguaglianza delle opportunità

Diritto al cuore per prevenire e ridurre gli svantaggi dei soggetti con bisogni speciali e con difficoltà sociali e culturali attraverso varie forme di espressione creativa come il teatro, la danza, le parole. Questo è l’obiettivo dichiarato dell’associazione onlus riminese Educaid che lancia il progetto #dirittoalcuore – teatro, danza e parole di pace”. Lo scopo ultimo è quello di includere, di promuovere l’uguaglianza delle opportunità e la valorizzazione delle differenze individuali e di gruppo. L’iniziativa, organizzata con il contributo della Regione Emilia-Romagna e in partnership con un’ampia rete di associazioni che spaziano dal campo della cooperazione internazionale alla promozione dei diritti per le persone con disabilità – tra cui: Cim onlusANOLF RiminiAlcantara TeatroAssociazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento Centrale Danza & TeatroRIDS – Rete Italiana Disabilità e SviluppoRiminisociale/Gruppo IcaroTeatro Due Mondi – presenta diversi eventi pubblici, affollando il calendario di dicembre.

Giovedì 3 dicembre 2020 – Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità
Alle ore 11, Io Valgo – Capaci di volere e volare a cura di Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII: rassegna di video-storie di persone diversamente abili che testimoniano l’originalità, la bellezza e l’unicità della loro vita in famiglia, a scuola, nel lavoro. Modera Andrea Sarubbi, con interventi di Giovanni Paolo Ramonda, Presidente dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, genitori, psicologi, educatori e docenti universitari.
Alle ore 18 presentazione del libro Come fenici. Donne con disabilità e vie per l’emancipazione (Franco Angeli, 2020) della riminese Arianna Taddei, ricercatrice in Pedagogia Speciale al Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell’Università di Macerata. Il saggio analizza la complessa condizione di vita delle donne con disabilità che non ha trovato voce né attraverso i movimenti e gli studi femministi né attraverso quelli per i diritti delle persone con disabilità, delineando possibili vie per l’emancipazione, partendo dal loro pieno coinvolgimento. Partecipa Rita Barbuto, RIDS – Rete Italiana Disabilità e Sviluppo / DPI (Disabled Peoples’ International) Italia. Modera l’incontro Vera Bessone, giornalista, Coordinamento Donne Rimini.

Sabato 12 dicembre 2020
Alle ore 21 Come crepe nei muri a cura di Teatro Due Mondi: versione on line, montata e prodotta per l’occasione, di una pièce che parla di muri e di barriere fatti di pietra e filo spinato che possono diventare invalicabili, ma anche di come spesso è la difficoltà di relazione tra le persone o con se stessi che crea muri di paura e diffidenza.
A seguire momento di scambio tra la compagnia e gli spettatori.

Giovedì 17 dicembre 2020
Alle ore 17.30 Tutti matti per Rimini a cura di Alcantara Teatrouna mappatura della città vista attraverso gli occhi delle persone fragili a conclusione di un laboratorio realizzato nel corso dell’estate 2020 dall’associazione, che da oltre due decenni opera nel mondo della disabilità e identifica il teatro quale insostituibile strumento di elaborazione, in quanto occasione di incontro e relazione autentica. Una riflessione sul loro personale rapporto con la città attraverso la creazione di un itinerario dei suoi luoghi più importanti, lo sviluppo di percorsi e la raccolta di materiali legati ad esperienze vissute.

Domenica 20 dicembre 2020 – Giornata Internazionale della Solidarietà
Alle ore 17 Pratica della d[ist]anza. È il cuore che è importante a cura di Movimento Centrale Danza & Teatro: Flash mob in presenza e da remoto.

“Il nostro scopo principale è sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni al tema dell’inclusione, dell’accettazione delle diversità. – assicura Michela Fabbri, responsabile comunicazione di EducAid – Come ONG operiamo a livello internazionale nel campo dell’educazione, cercando di favorire l’innovazione pedagogica e sociale e lo sviluppo delle competenze dei soggetti e delle Istituzioni che hanno la responsabilità dell’educazione, la cura e l’aiuto in situazioni di sofferenza, di disagio o sfruttamento. Con questo progetto cerchiamo di trasmettere tutto ciò. Certo, con i nuovi DPCM siamo costretti ad utilizzare degli strumenti alternativi come il web. Ma, anche se viene meno sicuramente il contatto diretto e coinvolgente della presenza effettiva, in questo modo rendiamo i contenuti fruibili ad un numero maggiore di persone. Ci tengo a sottolineare quanto la filosofia del progetto abbia creato una rete incredibile di sinergie, ottenendo anche il patrocinio del Comune di Rimini”.
Martina Bacchetta