Home Attualita Coronavirus: a Rimini più guarigioni che contagi. Ancora 1 decesso

Coronavirus: a Rimini più guarigioni che contagi. Ancora 1 decesso

Coronavirus, dlla provincia di Rimini arrivano ancora segnali positivi. I nuovi contagi sono 12 (6 uomini e 6 donne), purtroppo si deve registrare ancora 1 decesso, un uomo di 67 anni. Il totale dei contagiati diventa dunque 1.596 (1.516 residenti in provincia e 80 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali). 566 positivi a Rimini, 205 a Cattolica e a Riccione. 29 i nuovi contagiati a San Marino.
Anche oggi, però, si registrano più guarigioni di contagi: 22 le guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus, con doppio tampone negativo: 10 donne e 12 uomini.
Una analisi generale, condotta dall’AUSL, sulle 18 Case Riposo per Anziani operanti nel territorio provinciale riminese con circa 1.050 posti letto, ha rilevato tra gli ospiti 87 positività e si sono registrati 25 decessi.
Il tasso medio di mortalità che generalmente si registra in un anno nelle strutture ad intensità assistenziale più elevata, le RSA che ospitano pazienti con patologie particolarmente gravi, è del 22%. Le persone con più di 80 anni, specie se già con patologie in atto, rappresentano circa il 18% del totale dei soggetti contagiati in Provincia di Rimini e purtroppo la maggior parte dei deceduti in Emilia Romagna e nel Paese.
Posti letto aggiunivi destinati a pazienti Covid-19: 222 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione.
2 i punti triage: 1 in provincia di Rimini (Rimini città) e 1 nella Repubblica di San Marino.
Martedì sono state distribuite, tramite la rete della protezione civile, 152mila mascherine a Rimini (nella foto).
A San Marino
Nessun decesso sul Titano, 29 i nuovi casi positivi, che portano il totale a 229 contagiati, di cui 52 ricoverati all’Ospedale di San Marino (14 in Rianimazione con sintomatologia severa, 7 femmine e 7 maschi, 38 nelle degenze di isolamento predisposte con sintomi moderati, 20 maschi e 18 femmine) e 177 in isolamento a domicilio (femmine 86, maschi 91).
34 i deceduti, 45 guariti (+5), 98 dimessi a domicilio per migliorate condizioni cliniche.
381 quarantene domiciliari sui contatti stretti compresa la rete familiare, amicale e personale sanitario (346 laici, 28 sanitari, 7 Forze dell’Ordine), 901 quarantene terminate. Le quarantene attivate sono così 1282. I tamponi eseguiti sono 136.

La situazione in Regione
18.234 i casi positivi in Emilia-Romagna, 409 in più rispetto a ieri. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 7.864. Continuano a salire le guarigioni, che arrivano complessivamente a 2.890 (+293), delle quali 1.747 riguardano persone “clinicamente guarite”; 1.143 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Diminuisce anche il numero dei pazienti nelle terapie intensiva: 361, -5 rispetto a ieri. I decessi sono 2.234, 54 in più.
78.367 i test effettuati, 3.176 in più.
Complessivamente, sono 7.864 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (3 in più rispetto a ieri). 361 le persone ricoverate in terapia intensiva: 5 in meno rispetto a ieri.  Purtroppo, si registrano 54 nuovi decessi: 41 uomini e 13 donne.

Provincia per Provincia
nuovi decessi riguardano 16 persone della provincia di Parma, 11 residenti nella provincia di Piacenza, 8 in quella di Reggio Emilia, 7 in quella di Bologna (nessuno nel territorio imolese), 5 in quella di Modena,  2 nella provincia di Forlì-Cesena (1 a Forlì e 1 a Cesena), 1 a Ferrara, 1 in quella di Rimini, 1 a Ravenna e 2 fuori regione.
I casi di positività sul territorio, sono: 3.352 Reggio Emilia (137 in più), 2.980 a Piacenza (27 in più rispetto a ieri), 2.433  Bologna (99in più), 325 Imola (3 in più), 2.811  Modena (53 in più), 2.395 Parma (30 in più), 1.596 Rimini  (12 in più), 1.058  Forlì-Cesena (di cui  585 Forlì, 21 in più rispetto a ieri, e 473 a Cesena, 3 in più), 746 Ravenna (8 in più), 538 Ferrara (16 in più).

5.144 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19: 52 in meno di ieri, riconvertiti per altre patologie. Da Piacenza a Rimini prosegue il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto messo a punto dalla Regione: sono complessivamente 5.127 quelli rilevati oggi, tra ordinari (4.554) e di terapia intensiva (573).
Nel dettaglio: 654 posti letto a Piacenza (di cui 46 per terapia intensiva),  1.070 a Parma (69 terapia intensiva), 705 a Reggio Emilia (64 terapia intensiva), 551 a Modena (86 terapia intensiva),  1.135  nell’area metropolitana di Bologna e Imola  (163 terapia intensiva, di cui 16 a Imola), 264 Ferrara (38 terapia intensiva), 748 in Romagna, di cui 107 per terapia intensiva (nel dettaglio: 222 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione; 131 Ravenna, di cui 14 per terapia intensiva, a cui si aggiungono ulteriori 8 posti messi a disposizione da Villa Maria Cecilia di Cotignola per la terapia intensiva; 99 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva, a cui si aggiungono 30 letti ordinari nella struttura privata Villa Serena; 128 a Cesena, di cui 26 per terapia intensiva).

Dispositivi di protezione individuale e materiale medico
Nella giornata di martedì 7 aprile, dal Dipartimento nazionale sono pervenuti all’Agenzia 2 ventilatori polmonari per terapia sub-intensiva, 300.000 mascherine chirurgiche, 40.200 mascherine ffp2, 123.000 mascherine monovelo Montrasio. Da attività della Guardia di Finanza di sequestro, altre 189.750 mascherine chirurgiche e 17.773 NK95.
Martedì sono state distribuite ai Comuni tramite la rete della protezione civile regionale dei COC, i Centri Operativi Comunali, 2 milioni di mascherine chirurgiche, distribuite per provincia, in proporzione alla popolazione residente: Piacenza 129mila, Parma 203mila, Reggio Emilia 239mila, Modena 315mila, Bologna 455.000; Ferrara 155mila; Ravenna 175mila; Forlì-Cesena 177mila; Rimini 152mila.
La priorità è quella di garantire i dispositivi al personale sanitario e dei servizi socioassistenziali (Case riposo e Case famiglie.

Volontariato
Martedì 7 aprile sono stati 895 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati. Dall’inizio dell’emergenza, si contano 15.318 giornate. Tutti i coordinamenti provinciali sono impegnati nella distribuzione delle mascherine ai Comuni e in altre attività, come il supporto ai Comuni per le attività di assistenza alla popolazione, con un rilevante apporto degli scout Agesci, che collaborano in 600.
Viene inoltre garantito il supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, trasporto campioni sanitari e consegna farmaci (CRI e ANPAS ne hanno garantiti 267), la disinfezione e la sanificazione dei mezzi di soccorso (12 a Parma). Proseguono inoltre i turni degli Alpini (ANA-RER) presso l’ospedale da campo di Bergamo.