Home Vita della chiesa Come comunità al passo di chi è fragile

Come comunità al passo di chi è fragile

Nella zona pastorale, che raccoglie le parrocchie di Morciano, San Clemente, Gemmano e Montefiore, l’esigenza era viva da tempo. Tutti i sacerdoti che si sono succeduti hanno sempre ravvisato la necessità di offrire ai ragazzi un luogo di socializzazione e di aggregazione per fare insieme i compiti di scuola. È nata così l’idea, fin dal 2014, di un supporto scolastico pomeridiano. La risposta a quest’offerta formativa, rivolta principalmente agli alunni delle scuola medie, è stata positiva e gratificante, poiché 25 ragazzi delle scuole medie e 5-6 bambini della scuola primaria frequentano sistematicamente quest’attività didattica al centro parrocchiale di Morciano, quest’anno, fin dal 5 novembre, nelle giornate di martedì e giovedì (ore 15,30-17).

Prestano la loro opera educativa alcuni insegnanti in pensione che da anni danno il loro apporto pedagogico in maniera del tutto volontaria e gratuita. Si tratta di ex docenti laureati in diverse discipline scolastiche e maestre di scuola primaria, ai quali quest’anno si è aggiunta una giovane mamma neo laureata in scienze naturali ben contenta di iniziare il suo apprendistato didattico-educativo, prima di sedersi dietro una cattedra. Ognuno di loro mette a disposizione le proprie conoscenze culturali, ben sapendo che i titoli di studio e le esperienze accumulate sono soltanto dei talenti da mettere a disposizione di chi ha bisogno di essere aiutato.

Negli ultimi anni ci siamo avvalsi di una metodologia pedagogica che ha conseguito un rilevante successo formativo, da tutti conosciuta come “tutorato”. Questa strategia didattico-educativa ha sempre coinvolto i ragazzi delle scuole superiori, talvolta educatori ACR e scout che aiutano i ragazzi nell’apprendimento dei vari saperi disciplinari. È molto affascinante il rapporto empatico che s’instaura fra gli adolescenti e i pre-adolescenti, veicolato dallo slang che li accomuna, una vera e propria comunicazione didattico-educativa ispirata da una relazione interpersonale amicale e oblativa. I nostri interventi di supporto scolastico non mirano soltanto alla trasmissione di certi contenuti culturali, non hanno unicamente il fine di colmare talune carenze di base, ma hanno fondamentalmente l’obiettivo socio-educativo di offrire un luogo da frequentare per conoscersi, stare insieme con gioia ed essere o diventare amici.

In queste giornate di studio ci sono, infatti, anche momenti di relax che vedono i ragazzi fare merenda e colloquiare tra loro. In questo contesto ludico è molto determinante l’apporto operativo dato da Elvio, Piero e Graziano, nella preparazione dei tavoli e nella distribuzione delle merende, che ci sono offerte dalla comunità. Certo, gli alunni che frequentano il nostro doposcuola non sono i più bravi, ma forse quelli più carenti sul piano didattico e comportamentale.
È questa la sfida più bella da affrontare e vincere nell’ottica di una pastorale di prossimità socio-educativa, vicino alle periferie esistenziali di chi ha bisogno di essere ascoltato, istruito, ma soprattutto amato.
Ringraziamo Dio per quest’opportunità di crescere e vivere nell’amore cristiano, di ricevere l’effluvio dell’innocenza e dell’esuberanza emanato dai colori variegati dell’amore, che sono i nostri ragazzi di diverse nazionalità.

Quest’anno c’è, infine, un’appendice socio-culturale impregnata da una spiccata valenza etica, perché nelle giornate di martedì e giovedì, dalle ore 17 alle 18, accogliamo 7/8 stranieri adulti per alfabetizzarli in italiano. Ci sono tre volontarie che si dedicano a questo compito con profonda serietà e dedizione cristiana.
Siamo rimasti colpiti dalla compostezza e dall’educazione di questi extracomunitari, per lo più senegalesi, che s’impegnano con tanta buona volontà nell’apprendimento della nostra lingua. È proprio vero che l’amore non è un limite temporale, ma un eterno presente di accoglienza verso chi ti chiede una mano da stringere nel proprio cuore, in una sorta di indefettibile fratellanza.
Un grazie sentito a tutti gli operatori, alla parrocchia di Morciano che da anni mette a disposizione le strutture logistiche e a tutti quelli che credono nello sviluppo formativo/culturale dei nostri ragazzi, ma soprattutto a Dio che continua a darci la forza spirituale e intellettiva da donare incondizionatamente.
Gli operatori del Doposcuola