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Comunione e confronto aperto con tutti

Alberto Cavalli, 38 anni, è il nuovo Presidente dell’Azione Cattolica riminese. Lo ha nominato il vescovo Nicolò, dopo averlo scelto nella terna presentata dall’assemblea dell’Ac

Alberto Cavalli è il nuovo presidente diocesano dell’Azione Cattolica di Rimini per il triennio 2024/2026.

È stato nominato, come prevede lo statuto di Ac, dal Vescovo di Rimini Nicolò Anselmi, al quale era stata proposta una terna di nominativi.

38 anni, sposato, con due figli, Cavalli vive a Montescudo-Monte Colombo ed è dipendente del Comune di Coriano.

Il primo sentimento che coltivo in questo momento è l’emozione, mista alla gratitudine per la fiducia che mi è stata accordata dall’associazione e dal nostro Vescovo. – il commento a caldo di Cavalli – Auspico un’Ac che cammini ogni giorno nella Chiesa, nella Diocesi e nella comunità parrocchiali mantenendo sempre il suo primario l’obiettivo che è far incontrare Gesù alle persone”.

Il nuovo presidente rivela altre due speranze per l’associazione nel prossimo triennio. La prima: “ Mi auguro che Azione cattolica continui il percorso di comunione con le altre aggregazioni laicali iniziato e reso vivo dal mio predecessore, Manuel Mussoni. E che questa comunione possa offrirsi ai bisogni delle comunità”.

In secondo luogo, “ Auspico una Ac risorsa di discernimento e riflessione anche fuori dagli ambienti ecclesiali”.

Per quanto riguarda la sua presidenza, in punta di piedi Cavalli mette a disposizione “ la passione per Azione cattolica e la Chiesa, come restituzione di quanto di bello e importante ho ricevuto da queste due realtà”. Inoltre, le due qualità che lo contraddistinguono: “ Ascolto e capacità di creare relazioni e ponti”.

Formatosi nell’Azione Cattolica della Parrocchia Nostra Signora di Fatima di Rivabella, ha svolto per circa dieci anni servizio educativo parrocchiale con i ragazzi delle superiori e nel triennio 2011/2013, sempre a Rivabella, ha svolto il ruolo di presidente parrocchiale di Azione Cattolica.

A livello diocesano ha ricoperto per diversi mandati il ruolo di consigliere diocesano e nel triennio 2017/2019 è stato viceresponsabile diocesano per l’ACR. Ha una laurea magistrale in Conservazione dei Beni culturali e un Master in Fundraising per il Non-profit.

Vive a Montescudo-Monte Colombo e presta servizio in un gruppo adulti della Parrocchia San Giovanni Battista di Monte Colombo.

Cavalli succede a Manuel Mussoni (formatosi nell’Azione Cattolica di San Giuliano Borgo) che ha ricoperto la carica di presidente diocesano per sette anni.

Domenica 18 febbraio l’Azione cattolica diocesana si è ritrovata nella parrocchia di Villa Verucchio per l’Assemblea diocesana, al termine della quale è stato nominato il nuovo consiglio.

I nuovi eletti sono:

ADULTI: Alberto Cavalli, Emanuele Casadei, Alessandro Ghinelli, Bruna Staccoli, Anna Maria Sanchi, Dea Gualdi, Donatella Mini.

GIOVANI: India Pagani, Filippo Pasquini, Emanuele Sanchi, Leonado Malavasi, Mirko Fabbri, Chiara Bianchini, Elisabeth Metalli.

ACR: Stefano Antonini, Matteo Rosati, Lucia Sanchi, Elena Magrini, Laura Beletti, Francesca Pasquini, Giacomo Vorabbi.

Ringrazio il Signore per il dono dell’Ac nella nostra Diocesi, il presidente Manuel Mussoni e tutto il consiglio uscente e contemporaneamente i nuovi consiglieri e Alberto Cavalli che si è reso disponibile a questo servizio generoso nella Chiesa. ha detto il Vescovo di Rimini, Nicolò Anselmi

Grazie anche a don Ugo Moncada, don Alessandro

Pironi e all’assistente generale don Gabriele Gozzi per l’accompagnamento di questa associazione che è ancora molto vivace nella nostra Diocesi e ha nel suo carisma proprio il sostegno della chiesa locale sia nella dimensione diocesana sia nella sua presenza in parrocchia”.

L’Ac – prosegue mons. Anselmi – che in passato ho servito pure io assistente per 7 anni nel settore giovani, ha il compito di sostenere in tutti i modi la vita della chiesa che prima di tutto è una vita di comunione finalizzata poi alla missione, che sono anche le grandi parole del Sinodo, il tempo che la Chiesa universale sta attualmente vivendo. Allora chiedo all’Azione cattolica di mettersi a servizio di questa sinodalità favorendo spazi di comunione all’interno delle nostre parrocchie, delle zone pastorali, della diocesi, e anche all’esterno del perimetro ‘visibile’ della Chiesa, favorendo quella formazione che è a sostegno della testimonianza negli ambienti di lavoro, scuola, fabbriche, ospedali, per la strada, nei media. Mi aspetto questo sostegno anche ai vari uffici pastorali della diocesi”.

In conclusione, il vescovo Nicolò si dice “ molto contento che la diocesi possa avere questo grande dono ma al contempo io per primo mi metto a servizio dell’Azione cattolica. Sacerdoti e vescovo siamo servitori di questa vivacità e testimonianza laicale di cui oggi il mondo ha bisogno.

La Chiesa oggi è in cammino verso l’unità, la pace, l’attenzione a chi è più fragile, al dialogo e all’apertura inclusiva con tutti. Credo che Ac debba inserirsi a pieno titolo in questo grande percorso universale, italiano e riminese sta percorrendo”. (c.z.)