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Col volto concreto e gioioso della Misericordia

oratorio-VerucchioQuest’anno è stata la “Misericordia” a guidare per un intero mese (luglio) l’esperienza vissuta in parrocchia sotto la guida, sempre presente e attenta, del parroco don Stefano Bellavista.
Come ogni anno, l’Istituto delle Maestre Pie ha fatto dono a Verucchio della presenza di due suore  aperte e accoglienti: suor Gabriella e suor Piera.
“Assieme a loro e a diversi adulti disponibili abbiamo seguito ogni giorno 55 ragazzi (dai 7 ai 13 anni) vivaci, ma molto attenti, nello scoprire, giorno per giorno, la grande Misericordia di Dio verso ciascuno di loro; – raccontano Alessandra e le animatrici – abbiamo compreso come riuscire ad essere misericordiosi nei confronti degli altri.
Abbiamo anche imparato che Dio ci ama oltre il nostro limite, ci riaccoglie e ci perdona in ogni istante e per questo  dobbiamo  guardare noi e gli altri con la stessa tenerezza.
Questo cammino l’abbiamo fatto in modo concreto, riscoprendo le cosiddette «Opere di Misericordia»”.
La giornata si apriva con la preghiera, la riflessione; poi via alle varie attività a cui i ragazzi accorrevano tutti, a turno, con gioia ed entusiasmo.
Ogni settimana abbiamo organizzato qualche momento particolare. Ad esempio una breve Adorazione Eucaristica, oppure la presenza di Maria fra noi. E ancora, uno sguardo particolare alla Beata Elisabetta Renzi, che ha accolto tra le sue suore tante giovani di Verucchio e che ha donato al paese alcune Maestre Pie che hanno speso la loro vita per amare ed educare diverse generazioni.
La confessione per preparare tutto il gruppo al pellegrinaggio all’Eremo di Saiano.
Siccome siamo tutti pellegrini su questa terra, bambini, ragazzi, animatori e genitori di Verucchio hanno ricordato quello che dice Papa Francesco: “Il pellegrinaggio è un segno del fatto che anche la Misericordia è una meta da raggiungere che richiede impegno e sacrificio”.
E ancora: “Attraverso la Porta Santa ci lasciamo abbracciare dalla Misericordia di Dio e ci impegniamo ad essere misericordiosi con gli altri, come il Padre lo è con noi”.
Con poche parole sono stati piantato piccoli semi nel cuore dei ragazzi.
Alle attività che essi svolgevano, è stato dato  uno scopo di solidarietà.
Con i lavoretti frutto delle mani dei bambini, è stato allestito il mercatino, il cui ricavato sarà consegnato a Madre Luisa per aiutare i bambini del Bangladesh.
Molto attesa era l’ora del gioco.
Prima della preghiera dell’Angelus e della benedizione da parte del parroco, suor Gabriella e alcuni ragazzi a suon di chitarra, completavano gli incontri con alcuni canti che sarebbero serviti per rendere più gioiosa la festa finale.
“Domenica 31 luglio abbiamo vissuto la Santa Messa parrocchiale con canti accompagnati dalle chitarre e con l’animazione da parte dei ragazzi e di alcuni genitori. – proseguono Alessandra e le animatrici – Il tutto si è concluso con la grande cena sulla piazzetta della chiesa con genitori, educatori e amici: serata di grande festa”.
Tanta gioia, tante corse dietro al pallone, una quotidianità semplice che ha disegnato le trame di grandi rapporti, partendo proprio da 55 ragazzi, i più giovani del grande popolo di Dio.

Tommaso Cevoli