Home Vita della chiesa Caro parrocchiano ti scrivo… su facebook

Caro parrocchiano ti scrivo… su facebook

“Perché no. È una grande piazza, un’opportunità con risvolti interessanti per un prete”. Così risponde don Marco Foschi, parroco di Casinina e Auditore alla domanda: Perché ha aperto una pagina facebook, don?
Sono molti i preti della Diocesi di Rimini che tengono la media nazionale (17,9%% dei sacerdoti in Italia ha un profilo sul social network, vedi pezzo a lato) alimentando, più o meno giornalmente, di post un profilo facebook. Iniziative delle parrocchie, foto dei viaggi con i parrocchiani, e stralci di vita privata emergono tra le foto e i messaggi in bacheca dei nostri parroci. “Prima di entrare ho avuto riserve – continua don Marco Foschi – poi ho conosciuto il mezzo e adesso lo uso soprattutto per tenere i rapporti con i parrocchiani delle parrocchie dove sono stato prima di venire qui a Casinina”. Croce e delizia, per il don che ama lo sport e che pubblica nel suo profilo le foto delle sue imprese. Dichiara di guardarlo almeno una volta al giorno, a volte due, a volte nessuna e che il mezzo si è dimostrato utile per fare dei “gruppi” con i ragazzi post cresima, per tenerli “vivi”, spiega sorridendo. “Mi è capitato anche di fare degli interventi spirituali via chat. Lo so che non è il massimo ma è comunque un contatto che sono riuscito a instaurare e che altrimenti non avrei avuto a causa della distanza tra di noi”. L’aspetto negativo? Il rischio di assuefazione e i messaggi antipatici che girano. Don Alessandro Zavattini, invece, insegnante di religione e parroco a Cerasolo, pone l’accento su un aspetto molto interessante: “Su facebook tutto è visibile. Non ci si nasconde dietro nickname e si racconta molto di sé anche con le cose che si postano. Io ho scoperto atteggiamenti razzisti, ho saputo di ragazzi che si dichiaravano atei. Io non conoscevo queste cose. Informazioni sulle quali lavorare”. Don Zavattini ha aperto il suo profilo su indicazione dei suoi ragazzi. “Prima utilizzavo le mail e skype per comunicare con persone distanti. Naturalmente se le persone sono vicine preferisco il contatto diretto”. Don Zavattini ci spiega come i ragazzi molto giovani utilizzino facebook per tutte le comunicazioni mentre i più grandi continuano a preferire le mail. Tanti i nostri preti che hanno un profilo: don Giorgio Budellini, don Renato Bartoli e don Giovanni Tonelli, che lo utilizza in vario modo, per dare eco ai problemi della libertà d’informazione, dare spazio alle attività diocesane del territorio e ultimamente anche per “parlare” con i suoi parrocchiani dando loro la buona notizia che una ragazza della parrocchia che aveva avuto un incidente nel corso di una settimana bianca era tornata a casa e stava bene. Don Andrea Turchini ha recentemente festeggiato “l’amico” virtuale numero 1000 e tanti tanti altri.
Palma d’oro alla simpatia a don Alessandro Zavattini che pubblica un manifesto: “A pasqua salva una palma, taglia un prete” accompagnandola con il messaggio “Attenzion!” e una faccina che fa l’occhiolino.

Angela De Rubeis