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Canestri senza barriere, Rimini finalmente palleggia

Lo sport senza barriere va a canestro. E palleggia sui pregiudizi. Il merito è tutto di tredici ragazzi, tredici appassionati cestisti la cui mobilità è legata ad una sedia e due grandi ruote spinte a mano. Sono loro il Riviera Basket Anmil Sport ovvero la prima squadra di pallacanestro in carrozzina della provincia di Rimini. L’esordio in campionato, in serie B, lo han sostenuto domenica 3 dicembre nella palestra Carim di Rimini incontrando l’Alitrans Olimpic Basket Verona. Per la cronaca: 39-46 il punteggio finale.
“L’esordio alla Carim è stato fantastico: la palestra gremita, gli applausi del pubblico, ma soprattutto essere in campo. – commenta un entusiasta Mirco Aquarelli – Siamo partiti forte, poi si è avvertito un calo nel terzo periodo. Ma tanti di noi sono veri esordienti, dunque… Inoltre, rispetto al -40 subito nel precedente torneo giocato a Verona, il -7 di questa prima gara rappresenta un notevole passo in avanti”.
Dopo la trasferta a Padova, il 17 dicembre il Riviera Basket torna alla Carim ospitando un’altra squadra patavina, il Cus Padova.
Il team è nato un anno, a marzo. I primi palleggi, alcuni componenti del gruppo li han prodotti a Riccione, sulle “tavole” della palestra dell’Istituto Alberghiero ‘Savioli’, affiliati al Riccione Basket Dolphins.
Gioca oggi tira domani, il gruppo si è ampliato ai 13 Riviera Basket attuali. Stefano Martinini, Mirco Acquarelli, Giuliano Bonato, Andrea Rossi, Alessandro Ubaldi, Cristiano Pozzato, Giuseppe Di Pietro, Michele Storoni, Emanuele Nocchi, Giorgio Camorani, Marco Venzon, Antonio De Gregorio e Giulio Giorgi arrivano dalla provincia di Rimini e dal cesenate, dall’imolese e dalle vicine Marche.
Il nome Riviera Basket Anmil Sport omaggia due città e i relativi settori sportivi che hanno creduto e sostenuto il progetto: Riccione e la sua Polisportiva, in particolare il Riccione Dolphins che da subito ha supportato il nascente gruppo fornendo una palestra priva di barriere architettoniche entro cui iniziare ad allenarsi; e Rimini, che dal’ottobre scorso ha fornito la palestra di via Cuneo. È qui che il Riviera Basket si allena due volte a settimana, è questa la tana in cui il Riviera Basket disputerà le 7 partite in calendario.
Un ruolo fondamentale per consentire lo sviluppo della squadra lo ha avuto Anmil Sport Italia, l’Associazione sportiva dilettantistica che, tra le tante funzioni, sostiene l’avviamento allo sport e l’organizzazione di gare per persone con disabilità. Lo stesso presidente di Anmil Rimini, Piergiulio Bernardi, è divenuto il presidente del Riviera Basket Anmil Sport.
Ad allenare il team nerazzurro (maglia azzurra, pantalocnini neri) è l’imolese Giorgio Camorani, esperto giocatore di pallacanestro in carrozzina ed ora anche coach: un forte imprinting alla squadra, stimolando la voglia di mettersi in alla prova dei ragazzi. Per molti dei tredici nuovi cestisti Riviera Basket è il primo confronto con lo sport in carrozzina, per altri si tratta di una nuova sfida, per tutti è un nuovo inizio. Il gruppo è molto coeso e dopo un anno di allenamenti e alcune partite amichevoli non vede l’ora di confrontarsi con le squadre del Girone Nord Est del campionato nazionale.
Il basket in carrozzina è sport molto complesso dal punto di vista tecnico-tattico, che riproduce in tutto e per tutto quanto avviene in una partita di pallacanestro per normodotati; anche per questo motivo è una delle discipline più consigliate come terapia riabilitativa fisica e psicologica.
“Per molti di noi, – fa notare Andrea Rossi – il basket carrozzina era uno sport sconosciuto. L’allenatore ci sa fare, l’atmosfera in squadra è positiva, i ragazzi si impegnano”. C’è un obiettivo per questo campionato? “Esserci e divertirci. – aggiunge Acquerelli – E vincere almeno una gara e non essere semplicemente comprimari”.

Paolo Guiducci