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Boxtrolls, scatole magiche senza pregiudizi

I Boxtrolls sono strani esseri che indossano scatole e vivono sotto terra, temuti dagli abitanti di Pontecacio, assidui consumatori di formaggi, soprattutto da quando hanno rapito un bambino. Per questo la caccia ai “mostri” è serrata e il perfido Arraffa non sarà contento fino a quando non avrà distrutto l’ultimo boxtroll, per ottenere l’agognata tuba bianca, elemento di casta superiore e accedere così alla sala degustazione formaggi.
Boxtrolls-le scatole magiche diretto da Anthony Stacchi e Graham Annable è l’ultima produzione Laika, la casa specializzata in stop-motion come Coraline e Paranorman: questo nuovo e divertente prodotto è tratto dal romanzo di Alan Snow Arrivano i mostri e l’ambientazione ha il sapore di una bizzarra Inghilterra stile vittoriano, con tanto di cattivo dickensiano e una coppia di eroi (il giovane Uova rapito dai Boxtrolls e la riccia Winnie, figlia del sindaco Lord Gorgon-Zole) decisi a far cambiare idea ai cittadini con troppi pregiudizi nei confronti delle “malvagie” creature che non si riveleranno tali.
Favola gustosa sulla necessità di abbattere idee sbagliate (nonché suggerimenti sull’importanza del riciclaggio), Boxtrolls gioca su uno stile visivo che sembra uscito dalle creazioni di Terry Gilliam (non a caso un altro Monty Python, ovvero Eric Idle, ha firmato la canzone sui titoli di coda) e la certosina abilità degli animatori (nella scena finale sono state utilizzate duecento marionette e stampati più di 50 mila volti per le varie espressioni facciali) porta ad un prodotto di interesse, spassoso per piccoli (attenzione ai più piccini per alcune soluzioni visive) e grandi, in particolar modo nella seconda parte, più movimentata e ricca di colpi di scena. Nel testo finale cantato dal quartetto vocale ci sono tutti nomi di formaggi!

Il Cinecittà di Paolo Pagliarani