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Bellaria, un festival lungo 30 anni

Una pellicola lunga trent’anni. Tra registi in erba, storie inedite, promesse.
Un lungo viaggio cominciato in sordina, grazie a quel primo direttore artistico – Morando Morandini – che un po’ per caso, un po’ per passione mise in piedi la prima edizione del 1983. Il cammino è stato lungo, tra alti e bassi, tra direttori più o meno intuitivi sui percorsi da intraprendere e neo registi che proprio a Bellaria hanno trovato il loro trampolino di lancio. Oggi, di fronte a trenta candeline del BellariaFilmFestival, soddisfatti e un po’ imbarazzati, ci si chiede quale sia il modo migliore per festeggiare, per rendere omaggio a questo traguardo. Fabio Toncelli, l’attuale capo di tutta la macchina del festival, a suo modo ci ha provato. Partendo da un grande addetto ai lavori, Toni Servillo. A lui l’edizione 2012 (31 maggio-3 giugno) consegnerà il premio Casa Rossa alla carriera: un riconoscimento dovuto visto che proprio dieci anni fa Servillo vince a Bellaria il premio come migliore attore della pellicola <+cors>L’uomo in più<+testo_band> di Paolo Sorrentino. Un ritorno nel passato, quello più remoto, avverrà con Gianluca Fumagalli e il suo <+cors>Come dire…<+testo_band>, vincitore dell’edizione 1983. Un momento speciale, poi, verrà dedicato al pianista Glenn Gould, del quale ricorre il ventennale dalla morte: per gli ospiti del BFF arriverà dal Canada il suo amico David Jaeger che porterà alcuni brani radiofonici inediti. A valorizzare il senso dell’udito, sottoforma di concorso, ci pensa il nuovo arrivato, Radio Doc, dedicato ai documentari e ai reportage radiofonici, ascoltabili anche in una sorta di “proiezione sonora”. Sonora anche la partecipazione – a grande richiesta – de “Il Ruggito del Coniglio”, la popolare trasmissione radiofonica di Rai Radio 2 che si trasferisce a Bellaria per quattro giorni: un appuntamento non solo per i fan ma anche per chi vuole cimentarsi in Cortoconiglio, cortometraggi di 3 minuti per raccontare in maniera semiseria la realtà degli italiani. Non mancherà, poi, lo zoccolo duro della rassegna, quello che in qualche ha fin dall’inizio rappresentato in Italia il BFF, ovvero il concorso Italia Doc. La rosa dei sei finalisti è già stata stilata “e non è stato facile –ha ammesso Toncelli – Ci siamo trovati di fronte a pellicole di alta qualità, ognuna con una sua peculiarità”.
In veste rinnovata, invece, la rassegna Panorama Internazionale, da quest’anno in collaborazione con il Biografilm Festival di Bologna: in lista sei documentari tra i più premiati e discussi a livello internazionale. Ritorno, dopo il successo della debutto 2011, il Bellaria Doc Lab, una serie di workshop per esplorare i nuovi linguaggi del reale, con uno sguardo particolare all’impatto della tecnologia sul cinema documentario.

Marzia Caserio