Home Vita della chiesa Battesimo, una scelta “adulta”

Battesimo, una scelta “adulta”

Pasqua. Nella Veglia in Cattedrale, venti persone riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana

Emine ha 38 anni ed è originaria del Kosovo. Con i genitori, i due fratelli e le due sorelle, è scappata nel 1999 per sfuggire alla guerra e alla distruzione del paese.

Le mie origini sono musulmane – racconta – ma non ho mai sentito la religione del profeta adatta a me, al mio modo di vivere. E i miei genitori mi hanno lasciato sempre una grande libertà”.

La svolta avviene nel 2011 quando Emine diventa mamma di Chanel. Per un aiuto nello svezzamento bussa alla porta della parrocchia, incontra la Caritas, i suoi operatori e il parroco. “ Non solo mi hanno accolta, ma mi hanno persino dato l’opportunità di lavorare per la parrocchia.

Con Gesù sento pace: Lui è vicino nelle mie scelte, nelle decisioni importanti, avverto la Sua luce, la mia vita è cambiata”.

Erika è sbarcata in Italia dalla Repubblica Ceca per lavorare e pagare così i suoi debiti e quelli dei genitori. Ha incontrato Filippo e si è sposata. La perdita del padre e quella del suocero Guido, i figli che non arrivavano nonostante il desiderio della coppia, la gettano nella depressione, accompagnata da abuso di alcol e farmaci. “ Mio marito mi è stato molto vicino” assicura. Erika ha pregato e si è sentita risollevare “ da una mano di amore intenso”. La suocera la invitava a battezzarsi ma lei non si sentiva pronta. Poi ha consciuto Samanta e grazie a questa amicizia la strada è diventata in discesa. Erika frequenta la messa, canta nel coro, fa volontariato in Caritas e partecipa ai momenti di preghiera proposti dalla parrocchia.

Ashley è statunitense. Cresce a New York da genitori non religiosi, eppure da sempre avverte che c’è qualcosa di più grande. Studia diverse religioni ma non ne abbraccia alcuna.

Quando con il fidanzato decide di battezzare il figlio, nel 2024, avverte una speciale chiamata di Dio e inizia il percorso di avvicinamento al cristianesimo. “ Sono fortunata – dice Sabreen – per aver trovato questo percorso e persone che camminano con me su di esso. Ma è solo l’inizio di un lungo viaggio nella vita”.

Emine, Erika e Sabreen sono esempi di come la porta della fede sia sempre aperta. E non sono necessarie esperienze straordinarie per intraprendere un percorso di fede e di iniziazione cristiana.

Lo dimostrano le storie di tutti i venti catecumeni che a Rimini riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana in occasione della Veglia Pasquale, in Basilica Cattedrale.

Venti neofiti di nove nazionalità d’origine differenti, 6 uomini e 14 donne. Il gruppo più numeroso è quello albanese: ben undici persone. Due sono nigeriani, una bulgara, una thailandese, una della Repubblica Ceca, una statunitense, una kosovara, un tunisino. Una sola è italiana.

L’età è molto diversa. Il più maturo è Eli, classe 1966, seguito dal nigeriano (55 anni). Tutti gli altri sono di età compresa tra i 30 e i 50 anni. Ci sono però due minorenni: Elena che frequenta gli scout e Gloria. Alcuni adulti sono sposati. Si sono preparati in un periodo che va da uno a due anni, a seconda della formazione d’origine e della diversa esperienza. Poco prima del Mercoledì delle Ceneri si sono incontrati con il Vescovo di Rimini in un ritiro, al quale è seguito un colloquio personale con mons. Nicolò Anselmi.

I venti neofiti sono arrivati in Duomo da undici diverse parrocchie della Diocesi: il gruppo più numeroso (5) sono di San Mauro Vescovo, seguiti da Santarcangelo-San Vito (4).

Due vengono da San Martino di Riccione e da San Paterniano di Villa Verucchio, gli altri da Bordonchio, Misano, San Domenico Savio, San Pio V Cattolica,San Raffaele, Trarivi e Viserbella.

A questi candidati ai sacramenti dell’iniziazione cristiana, vanno aggiunti altri ragazzi che riceveranno il sacramento della cresima sempre nella Veglia pasquale nelle parrocchie d’origine.

Il conferimento del battesimo durante la veglia pasquale viene dalla tradizione della Chiesa primitiva, un segno che rende ancora più evidente il passaggio dalla morte alla vita proprio quando si celebra la risurrezione di Cristo, la vittoria del Signore sulla morte.

La domenica in albis i neofiti deporranno la veste bianca nelle rispettive parrocchie.

Con il responsabile diocesano del catecumenato per adulti, don Giuseppe Vaccarini, il Vescovo e i catechisti, il gruppo si vedrà ancora nel tempo della mistagogia per due appuntamenti: liturgia penitenziale e messa dei neofiti.