Home Sport Basket, il futuro dei Granchi sarà d’argento?

Basket, il futuro dei Granchi sarà d’argento?

La salvezza, il settore giovanile, la situazione economica e il futuro. È un Luciano Capicchioni sorridente quello che fa le carte ai Crabs, partendo dalla permanenza in Lega Dilettanti.
“La società ha mantenuto le promesse – dice – avevamo detto di volerci salvare e lo abbiamo fatto, anzi, per un periodo abbiamo anche sognato i play-off”.
Dalla prima squadra al settore giovanile che sta ottenendo grandi risultati.
“Il nostro progetto parte dal settore giovanile. L’U19 è alle finali nazionali, l’U17 all’Interzona, l’U15 agli spareggi. Credo siamo tra le prime dieci realtà italiane in campo giovanile. Se guardate i nostri giovani dal ’99 al ’95 credo che tra 3-4 anni potremmo fare una serie A tutta da soli. Credo si stia tornando ai tempi dell’annata ’72. Abbiamo prospetti molto interessanti”.
È poi la volta del futuro.
“Abbiamo avuto un calo del 46.5% nelle sponsorizzazioni e del 24% nella media spettatori. Gli abbonamenti sono calati del 43%, ma era prevedibile viste le premesse di inizio stagione, gli spettatori paganti sono calati invece solo del 4%. È normale, eravamo in piena liquidazione ed eravamo ingabbiati in un limbo. Adesso siamo ancora in gabbia, ma la situazione è diversa. Anche quest’anno comunque abbiamo pagato 60mila euro di debiti arretrati e «grazie» alla vecchia gestione dovremo pagare ogni anno per i prossimi quattro anni, tra i 60 e gli 80mila euro. Siamo partiti da 1milione e 300mila euro di debito per arrivare a 300mila. Per questa situazione abbiamo rinunciato anche a crediti importanti. Però possiamo vantare il miglior pubblico in Italia nella nostra categoria. Per questo da Roma ci tengono d’occhio e potrebbero proporci anche una wild card per la prossima stagione. Prima di usufruirne, però, occorrerà fare le dovute valutazioni, altrimenti si rischia di sparire. La Silver potrebbe interessarci, non è detto che costi più della DNB, tenuto conto della struttura che abbiamo alle spalle, ma serve uno sponsor”.

Alberto Volponi