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Anziani, la rete sociale che può cambiare una vita

Volti rugosi affacciati alla finestra di vite difficili scrutano la vita attraverso la coltre della solitudine. Mani nodose afferrano doni improvvisi come regali immensi, quasi non fossero loro dovuti. Sono gli anziani, sempre più numerosi, visto l’allungamento della vita media, ma sempre più soli. Figli che lavorano fuori, servizi difficili da raggiungere. Cosa fare allora per loro? A volte basta un gesto, la rete familiare e sociale che si organizzano, un’informazione che arriva e tutto diventa meno faticoso.

Quale sostegno il Comune di Rimini mette in campo per gli anziani non autosufficienti?
“Il Distretto di Rimini Nord ha in carico circa 3mila utenti, si considerano tali coloro che hanno superato i 65 anni e presentano problematiche per cui accedono ai servizi sociali. <+nero>- spiega l’Assessore ai servizi sociali e vicesindaco Gloria Lisi -<+testo_band> Il Comune si avvale del fondo per la non autosufficienza della Regione Emilia Romagna oltre a stanziare risorse proprie”.

Quali sono nello specifico i servizi e come vi si accede?
“Un servizio è l’assegno di cura, uno strumento erogato dopo una valutazione socio sanitaria da parte dell’unità di valutazione geritatrica (UVG). Per fare un esempio: per una persona che ha bisogno di assistenza viene fatta una valutazione in base alle condizioni di salute e al reddito Isee. La soluzione potrà essere: un contributo da parte del comune; oppure il pagamento dello stipendio dell’assistente famigliare (per capirci la badante); o il ricovero in struttura residenziale in caso sia questa la soluzione prevista”.

Come si accede a questi servizi?
“Presentandosi in Via Ducale 7 a Rimini o telefonando al 0541.704662 oppure 0541.704000. Abbiamo diverse assistenti sociali, sedici per la precisione, distribuite nei vari quartieri del Distretto: Bellaria Igea Marina, Santarcangelo, Verucchio e Alta Valmarecchia, etc”.

Quali altre soluzioni sono presenti?
“L’assistenza domiciliare, ad esempio, va a assistere l’anziano presso la propria abitazione in base al bisogno. Che si tratti di due ore a settimana fino a 24 ore settimanali con gli operatori socio sanitari (OSS) che si occupano della persona che può avere necessità diverse. Il 40% degli utenti ad esempio ha a disposizione un assitente che una volta a settimana lo aiuta per fare il bagno e curare la propria igiene personale, cosa difficile a volte anche per la famiglia”.

Eh sì, perchè capita che gli anziani vadano sollevati, sostenuti aiutati proprio come dei bambini, spesso i figli se ne occupano ma capita che siano soli e non possano trovare aiuto.
Vi è la possibilità, inoltre, di ricoveri di sollievo, nel caso in cui l’assistente famigliare torni per un periodo nel proprio paese di origine (di solito un mese) o per alleviare il peso al caregiver (la persona che cura l’anziano, solitamente un famigliare).
Insomma i servizi non mancano a volte è solo l’informazione ad essere carent.e

“Siamo un territorio ben posizionato da questo punto di vista, vi sono paesini sperduti, soprattutto nel sud Italia, in cui l’assistenza sociale è praticamente inesistente – conclude Lisi – ricordiamo che il Comune interviene anche in casi in cui la persona bisognosa di aiuto non abbia, nell’immediato, la possibilità di entrare presso le strutture residenziali o semiresidenziali, visto che c’è una graduatoria da rispettare, trovando una soluzione diversa proprio per non lasciare nessuno in condizioni di disagio”.

Ricordiamo che è attivo anche lo sportello dell’Assistente in Famiglia che permette l’incontro della domanda e dell’offerta in tema di badanti. Si può chiamare allo 0541.52049 che corrisponde alla Casa dell’Intercultura di via B. Toni, 14 (piano terra), Rimini oppure 331.4506013 per Novafeltria o ancora 0541. 343799 per Bellaria Igea Marina.

Silvia Ambrosini