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Alla nostra salute!

Vendemmia in ritardo quest’anno per il panorama vitivinicolo riminese. Complice il clima, tornano i ritmi classici di raccolta e pigiatura e i produttori si preparano a festeggiare.
Sarà una vendemmia molto promettente, in quantità e qualità. Però, la vera differenza, la faranno le ultime settimane” rassicura Juri Magrini, assessore all’Agricoltura della Provincia di Rimini. “Per ora, l’uva è in perfetta forma dal punto di vista sanitario. Le uve bianche, in particolare, stanno usufruendo favorevolmente degli sbalzi termici notte-giorno. Quest’anno, la maturazione delle uve, specialmente per i rossi, è in ritardo di almeno 15 giorni rispetto al 2012”.
D’accordo con l’assessore anche i viticoltori. Roberto Dragoni, responsabile di cantina di San Patrignano, premette: “C’è un ritardo generalizzato rispetto agli anni scorsi, stiamo iniziando ora le prime raccolte delle uve bianche. Si tratta di un’annata generosa in quantità e speriamo anche in qualità. A questo proposito – aggiunge – abbiamo già provveduto per tempo a diradare e defogliare le viti per esporre maggiormente i grappoli al sole”. A SanPa si chiuderà a fine settembre con i rossi tardivi. “Ci sono alte aspettative a riguardo, a patto che le condizioni climatiche reggano”.

Dalla sede di Coriano dell’ormai unica cantina sociale riminese sopravvissuta, la Cantina dei Colli Romagnoli, è Daniele Rossi, responsabile tecnico – agronomico, a parlare. “Finalmente dopo alcuni anni, la maturazione ha un ritmo normale. Le piogge estive (il 20 agosto sono caduti oltre 120 mm di pioggia) avevano fatto crescere molto gli acini con un rischio di botrite (fungo parassita che attacca soprattutto i grappoli ndr), ma il clima è tornato asciutto scongiurando il pericolo. Abbiamo iniziato a vendemmiare il 2 settembre con lo Chardonnay, poi è toccato alla Malvasia”.
Siamo contenti, nonostante le piogge, i grappoli stanno recuperando grazie al sole di questi giorni. L’annata per noi è nella norma con circa 1.600 quintali di uva che provvederemo a selezionare in vendemmia” pregusta Davide Bigucci del Podere Vecciano, azienda corianese specializzata nel biologico.
Ottimismo nell’aria anche per Andrea Gessaroli che con il fratello Matteo gestisce l’azienda Ca’ Perdicchi a San Paolo. “L’anno scorso iniziammo a raccogliere il 16 agosto, quest’anno 20 giorni dopo. Si prospetta un’annata nella norma dopo due anni di scarsità. I bianchi saranno ottimi grazie agli sbalzi climatici tra giorno e notte: i sentori fruttati li arricchiranno notevolmente”.
Chi invece deve ancora attendere (per forza di cose) è Sandro Santini della Tenuta Santini. “Stiamo aspettando la completa maturazione delle uve rosse, finalmente non c’è anticipo. Il raccolto sarà molto più abbondante dell’anno scorso, se il clima sarà favorevole per tutto settembre anche la qualità ne gioverà”.
Un retrogusto amarognolo però c’è. Non tutti i produttori guardano fiduciosi a questa vendemmia. “Il 24 giugno una violenta grandinata ha rovinato molti raccolti” riferisce Giorgio Ricci di Coldiretti. “Una zona ampia della campagna riminese è stata colpita, nella valle di Vergiano, a Montescudo, S. Maria in Cerreto, Cerasolo… tutta la zona che da Vergiano va verso Coriano. 350 ettari di vigne devastati: in quelle aziende i danni sono di oltre il 100%”.
Molti agricoltori della zona non sono nell’ottica di assicurare le loro coltivazioni” dichiara Giovanni Filanti, vicedirettore di Confagricoltura Forlì-Cesena–Rimini. “Essendo le vigne coltivazioni assicurabili, esse non rientrano nei casi che hanno diritto al risarcimento per danni da agenti atmosferici. L’unica misura è la possibilità di abbattimento dell’Irpef sul reddito agrario e dominicale in caso di danno superiore al 30%. Chi ha avuto questi danni quest’anno non produrrà nulla, si tratta perlopiù di piccole aziende che vedono come una spesa troppo alta il costo dell’assicurazione”. La nota positiva riguarda le aspettative generali. “Il trend è in aumento, sia per quantità che per qualità e i prezzi delle liquidazioni saranno più alti rispetto all’anno scorso” aggiunge Filanti.
Nel complesso ci aspettiamo una buona vendemmia, ci sono tutti i buoni propositi perché lo sia” brinda al vino 2013 anche Paola Pula, direttore CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), sezione di Rimini.
Per conoscere il vero sapore della vendemmia 2013, occorre pazientare ancora un po’. Decisivi i mesi di settembre e ottobre per raccolta e lavorazione, i seguenti per gli invecchiamenti, gli imbottigliamenti e i giudizi degli esperti, assaggiatori e sommelier.

Melania Rinaldini