Home Attualita Addio Lucky, una vita a spicchi

Addio Lucky, una vita a spicchi

Adesso seguirà partite in cerca di talenti nel campionato di basket del cielo. All’età di 75 anni, si è spento nella notte Luciano Capicchioni, colpito da infarto (dopo aver contratto il Covid 10 giorni fa). E’ stato uno degli agenti più influenti del mondo della pallacanestro, nonché manager di campioni come Toni Kukoc, Arvidas Sabonis, Sasha Danilovic, Zidruns Ilgauskas e Šarūnas Jasikevičius, quando decisero di fare il salto in Nba. Jakob Pöltl, attualmente in Nba con i San Antonio Spurs, è un altro prodotto della Interperformance, società da lui fondata nel 1986.
“Lucky” si era legato a doppio filo al Basket Rimini: prima, nell’estate del 2002 rilevò la società da Corrado Sberlati, per poi disimpegnarsi parzialmente nel 2006/7. Nel 2010-11, il suo rientro in società – unito a quello di Giorgio Corbelli, affiancandosi all’esistente public company di Adriano Braschi – salvò i Crabs che si iscrissero al campionato. A fine stagione la pesante situazione debitoria della società portò alla liquidazione e alla rinuncia all’iscrizione in Legadue. Evitato il fallimento, Capicchioni iscrisse i Crabs alla Divisione Nazionale B (la vecchia Serie B2) riuscendo a mantenere la denominazione e il codice di affiliazione originale, quello 00122 ceduto insieme alla società nel luglio 2020 alla Rinascita Basket Rimini.
Appassionato anche di baseball, Capicchioni ha fondato anche il centro a Igea Marina, per la formazione dei nuovi cestisti.
“Vogliamo esprimere, a nome dell’amministrazione comunale di Rimini, il nostro cordoglio per la scomparsa di Luciano Capicchioni. – dicono insieme il sindaco Andrea Gnassi e l’assessore allo Sport Gianluca Brasini – Un vero e proprio pioniere nel mondo dello sport professionistico, in particolare della pallacanestro, a cui diede un contributo fondamentale anche per l’abbattimento di barriere storiche tra Stati Uniti e Europa. Agente di grandi stelle del basket del vecchio continente, poi diventati protagonisti assoluti anche nella NBA (tra i più conosciuti, Kucoc, Sabonis, Danilovic), Capicchioni ebbe anche un importante ruolo nell’ambito riminese quando – in un periodo particolarmente difficile per la società di basket – ne divenne proprietario.
Vulcanico, innovativo, passionale, con Luciano Capicchioni se ne va un gigante del mondo sportivo di ogni tempo. Quel mondo sportivo che lui ha contribuito a cambiare”.
Tutta la Federazione Sammarinese Pallacanestro si stringe intorno alla famiglia. “Luciano è stato un numero 1. In tutto. Anche per il mondo del basket sammarinese. Soprattutto per il mondo del basket sammarinese. La sua vita è stata legata a doppio filo alla palla a spicchi, a partire da quel 1968, anno in cui fondò la Federazione Sammarinese Pallacanestro, e dal 1969, quando grazie a lui nacque la Pallacanestro Titano.
Era precursore dei tempi, Luciano Capicchioni. – prosegue nel ricordo la Federazione Sammarinese Pallacanestro – Guardava lontano e sapeva anticipare temi e tendenze. È stato l’agente numero uno in Europa, ha fondato Interperfomances, agenzia di rappresentanza per atleti professionisti di cui era tuttora Presidente e C.E.O, ed è stato al timone, dal 2002, del Basket Rimini, per lasciarlo definitivamente nel 2018.
Una figura di primissimo piano, un manager di assoluto livello ma anche un uomo che per il nostro basket è stato fondamentale, vitale. L’atto fondativo del 1968 è un’idea da pionieri, niente affatto scontata, ma che è risultata vincente. Un’idea e un’azione per la quale il basket della nostra Repubblica sarà sempre riconoscente. La storia rimane”.
Alla moglie Annamaria e al figlio Manuel, le più sentite condoglianze della redazione de ilPonte e di Tap in.