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Ad-Dio, cara Cinzia!

Una vita tra i libri, per i libri, per l’educazione e per la Chiesa. Cinzia Montevecchi si è spesa fino all’ultimo respiro in questo orizzonte. La professoressa riminese si è spenta nella notte di martedì 13 febbraio, al termine di una lunga e dolorosa malattia affrontata con coraggio e determinazione, e con tanta fiducia nel Dio che ha tanto amato e professato lungo tutta l’esistenza.
Nata a Ormea (Cn) il 18 novembre 1944, la Montevecchi si è laureata in Lettere classiche presso l’Università degli studi di Bologna.
Ha sempre accompagnato gli amati studi all’impegno ecclesiale. Presidente diocesana della Gioventù Cattolica Femminile di Faenza (1963-1967) e consigliera nazionale della medesima associazione, nella Diocesi di Rimini ha ricoperto diversi incarichi, in maniera silenziosa, sempre in punta di piedi ma con grande passione, tenacia e competenza. Responsabile del Centro di documentazione “Alberto Marvelli”, in un colpo solo ha abbattuto due tabù dall’epoca del Concilio di Trento: primo laico prefetto della Biblioteca Diocesana e dell’Archivio diocesano “Card. Garampi” e prima donna alla guida della stessa. Dirigeva anche l’archivio storico “Alberto Marvelli” e curava la rivista “Amici di Alberto e Carla”.
Alla conoscenza e “frequentazione” del beato riminese ha dedicato numerosi studi, alcuni dei quali diventati libri. Tra questi Il Signore è con te anche laggiù, Le lettere di Lello Marvelli al fratello Alberto dal fronte russo (il Ponte, 2011), Volare nel sole, Alberto Marvelli e la gioia di educare (AVE, 2014) e Coraggio e sempre avanti. L’epistolario di Alberto Marvelli (1937-1946) (il Ponte, 2018). In collaborazione con Marinella De Luca, ha realizzato tre volumi per il greco e il latino per il triennio (Clari fontes, Euloghia e Callidae voce).
Si è molto dedicata alla divulgazione della monumentale Storia della Chiesa riminese, l’opera in quattro volumi curata dal marito Piergiorgio Grassi e pubblicata nel 2015.
Ha insegnato per una vita lingua e letteratura latina e greca al Liceo classico “Giulio Cesare” di Rimini (di cui è stata vicepreside per tanti anni), formando centinaia e centinaia di studenti, fino a curare “Ermes”, il periodico degli ex alunni del Liceo classico riminese. E’ stata docente di letteratura e teologia all’Issr “Alberto Marvelli”.
Ha scritto numerosi saggi e articoli, e per tanti anni ha collaborato attivamente con il settimanale ilPonte.
Cinzia ha condiviso per tanti anni la vita del Palazzo Marvelli insieme a tutte le realtà massmediali della diocesi. Al marito, professor Piergiorgio Grassi, ai tre figli e agli amati sette nipoti le condoglianze di tutte le redazioni.