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Morciano, per “Gli Ulivi” 317mila euro

Il Comune di Morciano ha stanziato 317mila euro per rimettere in sesto la Residenza Sanitaria Assistenziale “Gli ulivi”.

Serviranno per la manutenzione straordinaria dell’immobile di via Giusti. Un investimento consistente per lavori che porteranno in particolare al rifacimento dell’intera copertura dello stabile, il completo rinnovo degli infissi ‘a timpano’, il rinnovo di parte delle tubature, nuove tinteggiature all’interno e all’esterno e la sistemazione del cortile. Il cantiere dovrebbe partire entro la fine dell’anno, procedendo in modo da non creare troppi disagi ai 40 anziani ospiti, per togliere le tende prima della prossima estate. Si tratta di interventi a lungo attesi ma rimasti nel limbo per anni a causa di un curioso caso politico/burocratico tra Unione della Valconca e Comune, fatto di atti dovuti e ricorsi, partito addirittura nel 2006 a causa di inadempienze dell’Unione nella realizzazione di opere urbanistiche accessorie e conseguente decadenza della relativa concessione edilizia. La RSA, costruita dall’Unione e inaugurata dieci anni fa, ha rischiato addirittura di essere demolita e dal 2015, per effetto di questo singolare corto circuito, è entrata a far parte a tutti gli effetti del patrimonio del Comune.

Di fatto il contenzioso è ancora aperto con la collaborazione tra i due Enti che stenta a trovare la quadra in attesa di un pronunciamento definitivo sulla vicenda da parte dei giudici amministrativi e una struttura che necessita di essere messa in sicurezza per continuare a garantire adeguata assistenza ai degenti in base agli standard della sanità regionale. L’accordo ponte con l’Unione, da molti auspicato, è rimasto un’idea e il Comune ha deciso di intervenire in autonomia, stipulando un accordo con l’Ausl Romagna per il supporto tecnico e amministrativo e con il beneplacito delle organizzazioni sindacali, finanziando il progetto con i canoni che l’Unione è chiamata a versare al Comune a titolo di risarcimento per l’occupazione senza titolo dell’immobile. Mossa che non mancherà di creare nuove fibrillazioni nei rapporti interni all’ente di vallata.

Gabriele Pizzi