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Appello all’umano, sabato la preghiera è in piazza

Il ritorno in piazza dopo tre appuntamenti in streaming per le limitazioni imposte dall’emergenza del Covid 19: è questa la novità dell’appuntamento “Appello all’umano”, organizzato senza interruzioni il 20 di ogni mese dal 20 agosto 2014. Una fedeltà imposta dal dramma delle persecuzioni dei cristiani che subiscono intimidazioni e violenze a motivo della loro fede, in Medio Oriente e un po’ in tutto il mondo, in particolare in Cina, Pakistan e Nigeria. Come ha detto Papa Francesco: “In tanti paesi i cristiani non hanno diritti. Se porti una croce, vai in galera e c’è gente in galera; c’è gente condannata a morire o uccisa per essere cristiani. E il loro numero è oggi più alto dei martiri dei primi tempi”. Così sabato 20 giugno, alle ore 21, il comitato Nazarat di Rimini in collaborazione con il centro internazionale Giovanni Paolo II, dà appuntamento in piazza Tre Martiri, ottemperando alle prescrizioni di “distanza sociale” (mascherina e distanziamento di sicurezza) per recitare il rosario e ascoltare una testimonianza che arriva dall’Africa. Si tratta di monsignor Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo di Abuja (Nigeria), che sarà ascoltato sabato sera dopo la recita del rosario. 2Appello all’umano” non abbandona comunque la diretta video in streaming per dare la possibilità a chi sta lontano da Rimini di collegarsi per condividere il gesto. Lo si potrà fare collegandosi su Youtube al sito nazarat.org.perseguitati. Prosegue invece come sempre la condivisione della preghiera e della testimonianza in diverse città italiane ed estere e in una trentina circa di comunità religiose e monastiche.