Home Attualita “Voglio aiutare i bambini senza arti”

“Voglio aiutare i bambini senza arti”

Quando un atleta vince scudetti e coppe, arriva ad indossare per trentasei volte la prestigiosa divisa della nazionale disputando due campionati mondiali, e poi diventa anche il capitano della squadra della sua città, allora è facile possa essere un beniamino dei tifosi. Filippo Crociati, però, è riuscito ad andare oltre a tutto questo, non solo perché si è sempre contraddistinto per serietà e rendimento. Infatti, dopo l’incidente nel quale ha perso una gamba, il capitano dei Pirati è sempre rimasto vicino alla squadra nei momenti più delicati della scorsa stagione. Il suo impegno, però, non si limita solo all’ambito sportivo, perché da qualche tempo investe anche il campo del sociale grazie alla collaborazione con l’associazione «Bimbingamba» di Alex Zanardi.
“I primi contatti con questa realtà li ho avuti attraverso Maurizio Trovanelli, un amico che ha subìto anche lui un’amputazione – racconta il 39enne riminese – lui ha cominciato nuovamente ad andare in moto, decidendo di recarsi in Senegal per conoscere bambini che necessitino di protesi o interventi chirurgici. Quindi ha raccolto le loro storie proponendole all’associazione Bimbingamba. Quando ero ricoverato in ospedale, dopo qualche giorno, mi è venuto a far visita per darmi consigli e confortarmi. Ho quindi iniziato a conoscere le sue iniziative e, una volta che stavo meglio, ci siamo incontrati. Adesso, piano piano, sta nascendo questa collaborazione”.

L’associazione chi aiuta?
“È rivolta ai bambini di tutto il mondo che soffrono la mancanza di arti e non vengono curati per questioni economiche o culturali, o perché non possono usufruire di servizi sociali in quanto vivono in paesi poco sviluppati. Ci sono luoghi nei quali bambini senza una gamba vengono tenuti parcheggiati in un angolo come fossero sacchetti di nylon. Io, come altri, ho vissuto sulla pelle il disagio di una mancanza e quindi vorrei contribuire per permettere a questi bimbi di poter avere una protesi, strumento che restituisce dignità e maggiori possibilità. Per ora i cinque ragazzi proposti da Maurizio all’associazione hanno ottenuto il via libera: a maggio saranno ospiti del Centro di Riabilitazione Casalino e assistiti dalla RTM Ortopedia di Budrio”.

Pensa siano fattibili collaborazioni tra il mondo del baseball e l’associazione Bimbingamba?
“All’interno del movimento ho già iniziato a spargere la voce e spero di riuscire a sensibilizzare al riguardo squadre e tifosi. Sabato scorso, per esempio, si è svolta la cena benefica <+cors>Da Rimini a Dakar<+testo_band>, evento al quale hanno contribuito con donazioni anche i giocatori del Rimini nonostante non abbiano partecipato perché impegnati in una gara amichevole. È importante reperire fondi per i viaggi all’estero, indispensabili per incontrare i bambini da aiutare. Sul sito dell’associazione ci sono tutte le informazioni utili per sostenerla”.

Parlando del campionato di IBL che è ormai ai nastri di partenza, lei che è il capitano come valorizzerà il suo ruolo?
“Al momento sto valutando tutto quanto e a seconda di quali saranno le mie condizioni di salute deciderò. Comunque sono assieme alla squadra due, tre volte a settimana. Ogni tanto, per divertimento, effettuo qualche turno in battuta con la protesi. Chris (Catanoso, manager dei Pirati, ndr) mi sta coinvolgendo nella preparazione. Durante la stagione siederò in panchina, però non so se riuscirò a partecipare alle trasferte. Quello che posso fare per il Rimini lo faccio”.

Lei era in panchina anche nella finale scudetto incredibilmente persa contro il San Marino. Come si poteva evitare un epilogo del genere?
“Premetto che non ricordo tanto delle partite viste, la mia presenza era solo fisica: vengo da dieci interventi, il più corto della durata di due ore. Ad ogni modo ho in mente errori decisivi in battuta e sulle basi. Quando manca una partita per vincere lo scudetto bisogna schiantare subito la serie. La T&A ha i suoi meriti ma non penso siano sufficienti per giustificare la vittoria del titolo“.

Zangheri questo inverno ha costruito una squadra stellare. Come pensa si siano mossi i Pirati sul mercato?
“È stata certamente allestita una bella squadra, costruita per vincere. Se riuscirà ad amalgamarsi può puntare alla finale senza ombra di dubbio. Anzi, direi che una squadra così in finale ci deve arrivare”.

Matteo Petrucci