Vigile elettronico, T-Red e autovelox, educazione o accanimento?

    Vigile elettronico, Vista-Red, autovelox, telelaser… L’obbiettivo è sempre centrato su di lui: l’automobilista indisciplinato. Se molto spesso la sensazione, per chi sta al volante, è di essere “perseguitato”, dalle pubbliche amministrazioni, la motivazione della vigilanza sempre più serrata sta nell’educazione al Codice della Strada. Il dilemma, però, spesso rimane: le multe sono fatte per educare o per fare cassa?
    Basta leggere i bilanci di previsione di alcuni Comuni, anche in provincia di Rimini, per rendersi conto che le entrate “da multe” rappresentano una voce tutt’altro che secondaria. Solo per fare un esempio, nel 2010 il Comune di Rimini ha incassato un milione di euro in più del previsto, per un totale di oltre 8,6 milioni. L’anno precedente le entrate erano state pari a 6,8 milioni, molto meno del 2008 quando soprattutto l’effetto vigile elettronico aveva fruttato 8,1 milioni di euro.
    Se si guarda al numero di contravvenzioni, però, il trend dal 2009 al 2010 appare opposto all’andamento del bilancio comunale: da 144mila a 124mila circa. In forte discesa quelle causate dal vigile elettronico: da 53mila a 35mila, comunque sempre al primo posto per tipologia di multe insieme ai divieti di sosta. Perché allora nel 2010 si è incassato molto di più del 2009? “Gli incassi reali non sono così facilmente collegabili al numero di infrazioni – spiegano dalla Municipale – inoltre molte multe del 2009 sono state incassate solo l’anno successivo”.
    Il trend delle sanzioni per quanto riguarda il vigile elettronico è ormai in via di assestamento” sottolinea il comandante Vasco Talenti, che aggiunge: “È uno strumento che permette un salto di qualità. Lo stesso vale per i Vista-Red, le telecamere ai semafori tra le vie Roma e Tripoli, Pascoli-Ugo Bassi, Rimembranze-Marradi e Repubblica-Flaminia Conca, i quattro incroci più pericolosi della città, dove gli incidenti sono diminuiti”.
    In attesa di scoprire come andrà a finire nel 2011, il Comune ha messo a previsione meno del 2010: 7,5 milioni di euro. Oltre 66mila le multe al 31 luglio.
    Anche a Bellaria Igea Marina le entrate da contravvenzioni rappresentano una voce consistente in bilancio. Il Comune non vuole diffondere al momento né le cifre di bilancio né il numero di infrazioni (lo farà solo a fine estate). Qualche tempo fa le opposizioni lamentavano che nel 2010, rispetto ad una previsione di 1.600.000 euro, il Comune ne aveva incassati 2.600.000, anche qui un milione in più, complici soprattutto i due autovelox lungo la Statale 16 che, dicono anche dagli uffici dei giudici di pace di Rimini “non sono adeguatamente segnalati”.
    Non sono stati altrettanto proficui invece, almeno fino adesso, i due autovelox attivi da 20 giorni sulla via Emilia (gestiti dalla Municipale di Vallata dei Comuni di Santarcangelo, Verucchio, P. Berni e Torriana): nei primi 15 giorni di attivazione sono 7 le contravvenzioni, con sanzioni massime di 40 euro e nessun punto decurtato dalle patenti. Le velocità rilevate non sono risultate di molto superiori al limite massimo dei 90 Km orari. Anche nel caso dell’autovelox fisso sulla Marecchiese, a Verucchio, il 90% delle infrazioni riguarda sforamenti di poco inferiori al limite: 400 i verbali nel 2010. In aggiunta a queste postazioni la Polizia di vallata dispone anche di un telelaser e di un autovelox mobile. Cancellati invece i T-Red attivi a Santarcangelo, sulla via Emilia, tra il 2007 e il 2008. Come riporta Fabio Falsetti che all’epoca era nel gruppo di opposizione dell’Unione dei Comuni e che presentò un esposto alla Procura di Rimini per chiederne la disattivazione, “furono soprattutto questi dispositivi a portare l’incasso da multe dell’Unione fino a 1.400.000 euro”. Non a caso dopo il loro stop, la situazione è tornata alla normalità. Nei quattro comuni sono state 5.819 le multe nel 2010, in lieve calo rispetto alle 6.694 del 2009. Invariato il bilancio di previsione 2011 rispetto al consuntivo 2010 di 630mila euro.
    Anche a Riccione e Coriano, che fanno capo ad un unico corpo di Polizia Municipale (due gli autovelox mobili in dote, mai attivati contemporaneamente), il trend è in discesa. E di molto. Dalle 51.490 infrazioni del 2009 si è scesi a 43.494 nel 2010 e a 30.888 nel 2011 (fino al 27 agosto). Nel 2010 Riccione ha incassato 1.590.000 euro da sanzioni correnti più 500mila euro da recupero di multe non pagate. Nel 2011 la previsione a bilancio è di poco inferiore: rispettivamente, 1.565.000 e 400mila euro.
    E nel Cesenate… Se c’è un territorio invaso da autovelox e altri “occhi elettronici” questo è il Rubicone, in particolare lungo la via Emilia. A Budrio (Longiano) il Comune ha installato un FTR per immortalare chi passa con il rosso. A Savignano il sindaco Battistini ha annunciato l’installazione di un Vista-Red al semaforo che dall’Emilia porta a San Mauro Pascoli: riprenderà solo chi passa con il rosso e non con il giallo. Probabile un autovelox anche sulla Provinciale 108, la circonvallazione di Sant’Angelo di Gatteo, fra la rotonda dedicata a “Romagna Mia” e quella dei Due Ponti. Previste 700 multe al giorno. C’è poi l’autovelox della Cagnona (qualcuno ha cercato pure di dargli fuoco a maggio) installato nell’agosto 2010: nei primi 5 mesi ha fruttato alla Provincia cesenate oltre 400mila euro. Oggi incassa poco o nulla.
    Una curiosità: c’è un piccolo Comune, Roncofreddo, che si affaccia per 1 Km sulla E45 e che “benedice” ogni giorno l’autovelox in quel tratto. Basti pensare che nel bilancio 2011 ha previsto qualcosa come 800mila euro di multe entranti.

    Alessandra Leardini