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Un’agenda green per combattere la pandemia climatica

Una nuova agenda green per combattere la pandemia climatica”. E’ la ‘ricetta’ per questo tempo che emerge dagli Stati Generali della Green Economy, in pieno svolgimento presso RiminiFiera all’interno di Ecomondo, la più importante manifestazione di settore insieme  Monaco di Baviera. Oltre al gravissimo quadro epidemiologico nel quale versa il nostro Paese e il mondo in generale, ciò che ancora oggi necessita di una doverosa attenzione è l’ambiente. Le emissioni giornaliere di anidride carbonica, seppur diminuite di circa il 17% nel corso del primo semestre di quest’anno, rimangono comunque superiori agli assorbimenti del suolo, delle foreste e degli oceani. Per di più, nonostante le continue preoccupazioni dei cittadini del pianeta – emerse da un sondaggio internazionale – è stato stimato che durante l’emergenza Covid-19, le misure di stimolo dei governi sono state destinate a meno dello 0.2% a priorità climatiche. Se si continua su questa linea che rasenta quasi l’indifferenza, i danni saranno irreparabili: agire è inevitabile. La pandemia e i conseguenti stop all’attività globale e lockdown generalizzati hanno sicuramente avuto un ascendente positivo sulla qualità dell’aria che è migliorata e ciò si tradurrà nel prossimo futuro in una riduzione di migliaia di morti premature (50.000 stimate solo in Cina). Ma non è abbastanza. “Il mondo fino ad oggi ha conosciuto due modelli: la decrescita per ridurre le emissioni o la crescita economica che invece le aumenta. Esiste una terza via? La risposta secondo me è positiva. – afferma il sottosegretario della Presidenza del Consiglio Riccardo FraccaroEsiste un modello: è quello indicato dal Green Deal.”

È ciò che continua a sostenersi nel corso della fiera Ecomondo e Key Energy (a Rimini fino al 15 novembre) alla cui apertura hanno partecipato, in videocollegamento, i ministri dell’Ambiente Sergio Costa, dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, degli Esteri Luigi Di Maio e del direttore dell’ICE Roberto Luongo. Era presente anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini  e Gianni Silvestrini, coordinatore del Comitato Scientifico di Key Energy. Sul palco tecnologico allestito da IEG, il presidente IEG Lorenzo Cagnoni, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, e il coordinatore del Comitato Scientifico di Ecomondo, Fabio Fava.
Il pensiero green è già in atto, guardando anche all’evento curato da Key Energy del 3 novembre dal titolo “Riconversione ecologica dopo il Covid-19 e i nuovi target Ue 2030” e all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile stilata dalle Nazioni Unite. Il momento di tramutare tutta quest’ambizione in concretezza è ora.
Martina Bacchetta