Home Vita della chiesa Una Veglia per cantare la gioia

Una Veglia per cantare la gioia

I primi pullman hanno già acceso i motori. Rimini non è lontana ma per parrocchie come Morciano e Sogliano meglio raggiungerla comodamente in corriera. E tutti insieme, senza preoccuparsi di traffico o parcheggi.
Tutti a Rimini, dunque. Il giorno fissato è sabato 26 maggio. Ore 20: “per molti significa saltare la cena” fa notare don Aldo Amati dalla parrocchia di San Gaudenzo. La sua è una delle quattro chiese del centro storico che accoglieranno i fedeli invitati dal Vescovo Francesco a raggiungere come popolo piazza Cavour.
Perché la chiesa riminese va in piazza in occasione della Pentecoste per una Veglia? “La Pentecoste è il completamento della Pasqua, l’altra faccia della Pasqua. – spiega il vicario episcopale per la pastorale don Tarcisio Giungi, uno di quelli che la Veglia l’han vista nascere e crescere – Al di là dei numeri (“non è mica una prova di forza”, ci scherza su il don), la veglia convoglierà persone da tutte le parrocchie, associazioni e movimenti. E un dono dello Spirito Santo è proprio quello dell’unità”.
La chiesa riminese in piazza, dunque. C’è da rispondere a voce alta alla provocazione lanciata dal Vescovo: “C’è una vita più umana di quella cristiana?”. E perché all’aperto e non in Cattedrale? “I cristiani non abitano solo la chiesa, – rilancia il parroco di San Lorenzino di Riccione – e neppure debbono vivere rinchiusi solo in sacrestia, come invece vorrebbe un certo movimento di pensiero”. I cristiani abitano invece ogni luogo deputato all’incontro e nella vita sociale. E debbono essere come lievito nel mondo.
La veglia è articolata e comincia nelle quattro porte della città. “Partiamo da quattro angoli per testimoniare insieme la gioia di essere cristiani, dentro e fuori la chiesa” rilancia il Vicario generale don Luigi Ricci. “Il Vescovo ci accoglierà tutti in piazza Cavour, dove arriveremo in processione” spiega don Gianmario Baldasarri. Qui la veglia si articola in tre momenti, tre moduli caratterizzati dall’ascolto della Parola di Dio, della parola del Vescovo, della testimonianza teatrale dei centri diurni della Papa Giovanni XXIII e dai canti dei tre cori che animeranno la serata: il coro delle aggregazioni laicali, il coro del Punto Giovane e il coro della Pastorale Giovanile “Megales Phones”. Una settantina di ragazzi e giovani pronti a far cantare come un popolo solo un’anima sola tutta la piazza.
L’intervista al noto scrittore e giornalista Luigi Accattoli (condotta dal direttore di IcaroTV, Simona Mulazzani, che sarà anche il moderatore della serata) sarà preceduta da brevi video che riprendono le testimonianze di alcuni cristiani della Diocesi di Rimini.
Un traduttore Lis per sordomuti testimonia l’attenzione che la Chiesa riminese ha per tutti e ciascuno, secondo una formula cara al Vescovo. Sono previste anche circa 600 sedie per chi ha più necessità delle sedute, e due maxischermi per facilitare a tutti la visione del palco. E chi resta in piedi? Chi crede può portare un seggiolino pieghevole.
In caso di maltempo, la Veglia sarà organizzata in Basilica Cattedrale e Sala Manzoni dove sarà allestito un maxi schermo per aiutare la visione. Nessuno fa scongiuri, ma tutti si augurano che il meteo sia clemente. E aiuti questo evento di popolo.

Paolo Guiducci