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Una Settimana da Apocalisse

Quel libro non è solo l’ultimo della Bibbia ma è anche da molti considerato inaccessibile, o perlomeno difficile. Una volta aperti i sigilli che lo tengono chiuso, l’Apocalisse è in realtà un libro da cui scaturiscono una visione, una sapienza e una bellezza inesauribili.
L’Apocalisse (titolo che significa “rivelazione”) è la lettera con la quale l’evangelista Giovanni racconta – utilizzando il genere letterario apocalittico, le visioni avute prima di morire: rivelazioni sul futuro dell’umanità e sul regno di Dio, scritte in un linguaggio complesso fatto di figure, avvenimenti e azioni simboliche entrate nell’immaginario collettivo: i quattro cavalieri, i sette sigilli, gli angeli con le trombe che annunciano i flagelli, l’Anticristo, l’Agnello che sconfigge la Bestia e afferma il verbo di Cristo.
Ed è proprio al libro dell’Apocalisse che si rivolge quest’anno la Settimana Biblica, in programma a Rimini dal 27 al 30 ottobre in Sala Manzoni (ore 20.45). Organizzata dall’Ufficio Catechistico Diocesano (Settore apostolato biblico), dall’Azione Cattolica Diocesana settore adulti, dal Centro Culturale Paolo VI di Rimini e dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli”, la Settimana Biblica è giunta alla XI edizione: particolarmente rivolto a catechisti, animatori dei Centri di Ascolto, operatori pastorali, il corso è comunque aperto a tutti coloro che intendono accostarsi alla Sacra Scrittura. Basta portare con sé in Sala Manzoni il testo biblico. In particolare, l’edizione 2009 si sofferma sull’aspetto dell’Apocalisse “La Chiesa e il suo sposo”. “Chi ha sete venga!” dice il versetto 17 al capitolo 22 del libro scritto da San Giovanni nell’isola di Pathmos, testo al quale ci si accosterà in quattro serate con altrettanti relatori. Il compito di aprire l’XI edizione spetta al vescovo Francesco Lambiasi: martedì 27 ottobre aprirà la Settimana introducendo il tema, prima di passare la parola a don Guido Benzi, sacerdote e biblista riminese, attualmente direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale. “Il libro dell’Apocalisse e le sette lettere alle sette Chiese (Ap 1-3)” è il tema che svolgerà. Il giorno seguente tocca al biblista don Maurizio Marcheselli relazionare su “La sezione dei sette sigilli (Ap 4,1-8,5)”. Docente ordinario di Sacra Scrittura alla Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, don Marcheselli è anche Consigliere di presidenza dell’Associazione Biblica Italiana.
“La donna, il drago e le due città (Ap 12-21)” è il tema sul quale si soffermerà giovedì 29 ottobre mons. Giancarlo Biguzzi, biblista, docente ordinario di Sacra Scrittura alla Pontificia Università Urbaniana (Roma). L’ultima serata è invece dedicata a “Lo Spirito e la Sposa (Ap 22). L’immagine della Chiesa nell’Apocalisse”: interverrà mons. Nazzareno Marconi, biblista, rettore e docente di S. Scrittura del Seminario Umbro di Assisi. Le riflessioni e la preghiera conclusiva, al termine della Settimana Biblica, saranno guidate dal vescovo di Rimini Francesco Lambiasi. Marconi è stato anche consulente di sceneggiatura del film L’Apocalisse prodotto dalla Lux-Vide. Il film racconta la vita di Giovanni, “il discepolo che Gesù amava”, l’ultimo ad aver visto Cristo vivo e a non aver subito il martirio. Una figura fondamentale per i primi cristiani: l’ultimo anello di congiunzione con l’esperienza non solo spirituale, ma anche fisica, materiale, di Gesù. “Il libro dell’Apocalisse è considerato ostico, difficile – ammette il direttore del’Ufficio catechistico diocesano, don Giuseppe Giovannelli, a cui si deve l’organizzazione della Settimana Biblica – per cui l’obiettivo è proprio entrare nello sguardo e nella simbologia dell’Apocalisse che come un ventaglio si può aprire davanti a noi in tutta la sua appassionante attualità”.

Tommaso Cevoli