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Un viaggio nell’anima di un artista

SPRINGSTEEN – LIBERAMI DAL NULLA DI SCOTT COOPER PER GIOVANI (DAI 14 ANNI) E ADULTI – AL CINEMA

 

l tour di The River (1981) si conclude tra le ovazioni e per Bruce Springsteen è già tempo di pensare alla prossima mossa, che per l’establishment discografico significa nuovo album, nuovi singoli di successo e nuovo tour. Ma il Boss si chiude in casa e registra nuove canzoni da solo, con chitarra e poco altro, su un modesto quattro piste.

Canzoni che diverranno in parte l’album Nebraska mentre altre andranno nell’album successivo, quello della consacrazione definitiva, Born in The USA. Ma torniamo a Nebraska, disco scarno, essenziale, dolente, ispirato dalle sue ferite personali (la depressione, il travagliato rapporto con il padre) e da fatti di cronaca (l’episodio alla base della title-track, utilizzato dopo la visione del film La rabbia giovane, ovvero Badlands di Terrence Malick che ricostruisce la tragica vicenda di Charles Starkweather). Il Boss contro l’industria discografica: lui non si piega, vede che le versioni con la E-Street Band non funzionano e vuole il disco esattamente come lo ha registrato. E senza tour, singoli e copertine di riviste. Gli è accanto il sodale produttore Jon Landau che lo asseconda, convinto che Springsteen possa essere solo Springsteen, senza influenze esterne.

Ottimo film, tratto dal libro di Warren Zanes, toglie la patina “mitologica” del musicista e lo riporta alla sua umanità, con le sue fragilità, complici l’ottimo Jeremy Allen White, la star di The Bear, coinvolto in corpo e voce (canta lui diverse canzoni), Jeremy Strong, Paul Walter Hauser e Stephen Graham.