Home Cultura Un trio di star per la Sagra n. 61

Un trio di star per la Sagra n. 61

Sono ben tre le star del podio, fra le più acclamate sui palcoscenici internazionali, a figurare nella rosa dei direttori ospiti della prossima Sagra Musicale Malatestiana. Appena presentata, la sessantunesima edizione s’inaugurerà il 2 settembre con Riccardo Chailly, l’unico nome italiano del prestigioso trio, che si presenta insieme alla magnifica Gewandhausorchester Lipsia, di cui da tempo è direttore musicale. Il programma, monograficamente dedicato a Schumann (quest’anno se ne festeggia il bicentenario dalla nascita), comprende la Prima sinfonia in si bemolle maggiore, il Concerto in la minore per pianoforte – solista il diciassettenne americano Kit Armstrong – e una rarità come Konzertstük per quattro corni e orchestra.
Il secondo appuntamento, lunedì 6, è invece con la Mahler Chamber Orchestra che, con la direzione di Costantinos Carydis, proporrà un doppio Beethoven – il Terzo concerto in do minore per pianoforte, con il turco Fazil Say solista, e la Settima sinfonia – tra cui s’inseriscono due brani contemporanei. Altra star, il russo Semyon Bychkov si presenta alla guida dell’Orchestra Filarmonica della Scala, giovedì 9, con un ricco programma che comprende le splendide pagine di Wagner del Preludio e morte d’Isotta tratte dal Tristan und Isolde, accanto alla suite del balletto Il mandarino meraviglioso di Bartók e alla Patetica di Cajkovskij.
Duplice serata – il 13 e 14 – della Czech Philharmonic Orchestra, diretta da Ion Marin. La prima è riservata agli ospiti della Cassa di Risparmio e offre l’esecuzione del poema sinfonico La Moldava di Smetana, la sinfonia Dal nuovo mondo di Dvorák e il Secondo concerto in fa minore per pianoforte – solista Pietro De Maria – di Chopin, altro grande festeggiato nel bicentenario dalla nascita. La seconda sera, che prevede anche l’intervento del Coro Filarmonico di Praga, sarà interamente dedicata alla Nona sinfonia di Beethoven. Il 19 entra in scena la terza prestigiosissima bacchetta, quella di Kent Nagano, alla guida della splendida Bayerisches Staatsorchester di cui da qualche anno è direttore principale: il loro programma accosterà le Metamorfosi di Strauss alla Settima sinfonia in mi maggiore di Bruckner.
Come è ormai consuetudine, la Sagra sarà preceduta da un prologo in agosto: quattro appuntamenti nel segno di Bach, ospitati al Teatro degli Atti. Apre il 4 agosto la tromba di Gabriele Cassone e l’Ensemble Pian & Forte; il 7 toccherà poi al duo formato da Vittorio e Lorenzo Ghielmi, rispettivamente viola da gamba e clavicembalo; il 14 a quello composto da Luca Giardini e Matteo Messori, ossia violino e clavicembalo. Concludono, venerdì 20 alla Chiesa del Suffragio, il Coro & Consort Costanzo Porta con due mottetti e brani per organo.
Tra gli altri appuntamenti da ricordare la prima esecuzione in forma scenica (31 agosto e 1 settembre nel complesso degli Agostiniani) del Canto d’amore e morte dell’Alfiere Christoph Rilke su musiche di Frank Martin e Viktor Ullman. Al pianoforte Francesco Libetta e interprete vocale il mezzosoprano Gabriella Sborgi; mentre regia, scene, costumi e luci portano ancora una volta la firma di Denis Krief, da anni ospite del festival riminese. Libetta sarà anche protagonista, il 18 settembre, della consueta maratona dedicata questa volta al celebre virtuoso di pianoforte e compositore polacco Leopold Godowsky (1870 – 1938) che rielaborò, a partire dagli Études di Chopin, ben cinquantatré brani. Infine, il 22, l’ensemble Melodi Cantores, diretto da Elena Sartori, proporrà brani inediti di autori riminesi e ravennati del XVII secolo, aventi un insolito soggetto come la medicina medievale. È già aperta la campagna abbonamenti.

Giulia Vannoni

Nella foto la Mahler Chamber Orchestra