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Un Castello al centro della cultura?

Al centro geografico della città, c’è già. E se diventasse anche fulcro della vita culturale cittadina? Il programma 2014 della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini sembra andare in quella direzione. Nonostante la crisi, in calendario ci sono diverse offerte, con l’obiettivo di valorizzare le espressioni artistiche per il grande pubblico.
Una parte consistente dell’agenda è riservata alle mostre. Sei le esposizioni che si alterneranno alla Rocca, di natura assai diversa. Le prime quattro si riferiscono alla prima Biennale del Disegno, l’ambizioso progetto (12 aprile – 8 giugno) nato da un’idea dell’Assessorato alla Cultura di Rimini. Una manifestazione di largo respiro, il cui nocciolo duro è rappresentato da 20 mostre allocate in diversi punti, dal Museo al Palazzo del Podestà, da Palazzo Gambalunga a FAR. E Castel Sismondo, ovviamente, che accoglie quattro esposizioni.
Significativa è quella dedicata al pittore e scenografo Antonio Basoli, artista visionario bolognese a cavallo tra Settecento e Ottocento, precursore della cinematografia e del teatro fantastico. A curare la mostra c’è la stessa storica e critica d’arte Elena Frattarolo che ha aperto la IV edizione de “I Maestri e il Tempo” con la lectio magistralis dedicata a Basoli.
I disegni dell’architetto liberty Adolfo Coppedè, le opere dell’artista contemporaneo Maurizio Osti e ”Sogni e avventure”, l’omaggio a Hugo Pratt, maestro del fumetto mondiale e tra i capostipiti del graphic novel (nato a Rimini, ma solo casualmente), completano il ventaglio delle mostre legate alla Biennale.
È invece una imponente monografica, a dieci anni dalla morte, quella curata da Alessandro Giovanardi e dedicata a Guerrino Bardeggia. Un vero artista, Bardeggia: pittore, scultore, ceramista e disegnatore, ultimo poeta figurativo della tradizione riminese del Novecento, si è misurato con i testi fondamentali della cultura letteraria occidentale (dal Genesiall’Apocalisse alla Divina Commedia) dedicandosi, nella sua rigorosa solitudine, ai temi sacri e filosofici, espressi con segni visionari e simbolici.
Si prosegue fino all’autunno (23 agosto – 2 novembre) con la mostra proposta dal Meeting per l’Amicizia fra i Popoli. “Aethiopia porta fidei. I colori dell’Africa cristiana” è il titolo dell’esposizione che propone oltre un centinaio di preziosi manufatti artistici (icone, rotoli magici, sensul, croci, etc), a testimonianza dell’antichità e della vivacità della tradizione espressiva della chiesa cristiana d’Etiopia. “Quello delle mostre è un impegno che abbiamo con la città. – è l’idea del presidente della Fondazione, Massimo Pasquinelli – Castel Sismondo è una straordinaria opportunità. In questa stagione puntiamo soprattutto a far emergere e conoscere artisti e temi meno conosciuti e popolari ma di notevole spessore culturale”.
Il Castello della cultura non si esaurisce con le mostre. Il festival Parco Poesia e gli eventi estivi nel cortile sono altri preziosi tasselli di un artistico puzzle. (t.c.)