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Simest per gli esportatori italiani penalizzati dal conflitto in Ucraina

Simest per gli esportatori italiani penalizzati dal conflitto in Ucraina
Simest per gli esportatori italiani penalizzati dal conflitto in Ucraina

ROMA (ITALPRESS) – Oggi, in considerazione dell’incertezza e dell’instabilità che dominano i mercati internazionali in seguito al conflitto tra Russia e Ucraina, SIMEST è in prima linea nel dare una risposta concreta a supporto delle imprese maggiormente esposte nei confronti dei Paesi coinvolti.
Due sono le linee di finanziamento agevolato messe a disposizione delle imprese esportatrici italiane e operative fino al 31 ottobre. E’ già attivo dal 12 luglio il primo strumento rivolto alle imprese italiane con esportazioni nell’area del conflitto, teso a sostenere quelle realtà con un fatturato legato per più del 20% ai Paesi interessati dal conflitto.
A questo si aggiunge un ulteriore finanziamento, attivo a partire dal 20 settembre, pensato per le imprese italiane esportatrici con approvvigionamenti – diretti o indiretti – provenienti dalle aree del conflitto che sono state, pertanto, costrette a diversificare le geografie di approvvigionamento affrontando così forti rincari dei costi e importanti flessioni dei ricavi.
In entrambi i casi si tratta di strumenti di finanza agevolata a condizioni promozionali: rimborso a tasso zero e una quota a fondo perduto fino al 40%, nel limite di 500 mila euro di agevolazione. Per queste operatività, sono stati messi a disposizione 1,8 miliardi di euro del Fondo 394, gestito da SIMEST per conto della Farnesina.
Un’azione di fondamentale importanza per il nostro sistema industriale, che conferma l’importanza del ruolo riconosciuto a SIMEST durante gli ultimi due anni di difficile e incerta congiuntura globale. La società del Gruppo CDP, grazie ad una continua innovazione dei propri strumenti, è riuscita a salvaguardare molte realtà economiche nazionali dagli impatti nefasti della pandemia e a permettere loro di continuare ad investire in crescita internazionale e transizione digitale ed ecologica.

– foto ufficio stampa Simest –

(ITALPRESS).