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Seguendo la cometa

Il primo della storia fu opera di San Francesco, nel borgo di Greccio (Rieti), nel 1223. Oggi, i presepi viventi sono organizzati pressoché in tutto il mondo occidentale cristiano, non solo cattolico, ma anche da parte di fedeli di altre Chiese. Una tradizione che non è in crisi. Anzi, sembra percorsa da una nuova linfa, a giudicare dal numero di rappresentazioni nel territorio della Diocesi di Rimini. E spesso anche dalla loro qualità. Parrocchie, scuole, associazioni celebrano la nascita di Gesù. E lo fanno con presepi viventi che coinvolgono intere comunità.

Tradizionale è l’impianto del presepe vivente di Verucchio ma non per questo meno coinvolgente. Organizzato dall’associazione Vi.Va in collaborazione con la parrocchia (incasso devoluto in beneficenza), prende l’avvio domenica 21 dicembre alle 15.30 da piazza Battaglini snodandosi per le vie del centro storico e sosta alla Chiesa del Suffragio. Botteghe artigiane accolgono i partecipanti in piazza Malatesta (canapaio, fornaio, fabbro, falegname, mosaicista), con la presenza di animali vivi. Durante il percorso vengono realizzati alcuni quadri: l’Annunciazione, il sogno di Giuseppe. la visita a S. Elisabetta e la Natività. Almeno una cinquantina i figuranti, con una voce narrante a guidare il corteo e il coinvolgimento di musicanti con strumenti tradizionali. Conclusione in Chiesa Collegiata con canti dei bambini delle scuole di Verucchio, lo scambio degli auguri e la merenda per tutti nel salone parrocchiale.

A Montefiore Conca il grande presepe vivente il 26 e il 28 dicembre avvolgerà, con la sua XXIII edizione, l’intero borgo malatestiano nelle atmosfere della Natività (ingresso 4 euro, gratis i bambini fino a 10 anni). Una trentina gli episodi rappresentati lungo le strade e le piazzette del centro storico, animate da centocinquanta figuranti in costume d’epoca chiamati a impersonare le figure che della Nazareth dell’epoca. Gli avventori potranno incontrare il censore, visitare il mercato con i pastori e i pescatori, addentrarsi nel Palazzo di Erode (la Rocca Malatestiana), l’accampamento romano e conoscere le attività economiche e i mestieri del tempo: il mulino a macina, il giardino degli animali, il vasaio, il fabbro, il falegname, il maniscalco, il casaro, il canestraio, il ciabattino, le cardatrici, l’arrotino, le filatrici… Meta del viaggio sarà ovviamente la Capanna della Natività, in cui si alterneranno giovani coppie montefioresi con i loro neonati. In entrambe le giornate il Presepe Vivente aprirà i battenti alle 17,30 e li chiuderà alle 19,30. Il 26 dicembre, al termine della rappresentazione, è previsto un momento di preghiera e benedizione davanti alla Natività. In caso di maltempo il Presepe Vivente recupera il 4 gennaio.

A Montescudo fin dalla prima edizione, una decina di anni fa, la rappresentazione della Natività ha per teatro la piazza del municipio e le sue adiacenze, uno scenario particolarmente suggestivo con gli edifici a cornice, la torre campanaria, le mura e la splendida vista verso la costa punteggiata di luci da ricordare il classico presepe dell’infanzia. La rappresentazione (organizzata da parrocchia, Comune e Proloco, partecipano anche i bambini e gli insegnanti della scuola materna Pio XII.) è prevista sabato 20 dalle 20.30 con la visita alla ricostruzione di Betlemme in attesa dell’avvio della drammatizzazione della Natività che dura circa un’ora tra voci narranti, musiche, recite e letture di testi evangelici, partendo dall’Annunciazione per arrivare alla visita dei Magi. Il tutto termina con l’adorazione di Gesù, impersonato da un bimbo del paese che con i suoi genitori aspetterà la sfilata dei visitatori davanti la grotta.
Oltre centro persone partecipano all’intera rappresentazione, dalla città palestinese di duemila anni fa ai soldati romani e agli altri personaggi storici, dall’angelo annunciatore ai membri della famiglia di Maria e Giuseppe.

A Miramare il Presepe Vivente va in scena sabato 20 dicembre (ore 15-18) con oltre 200 figuranti. La XIII edizione dal titolo “Per educare un figlio ci vuole un villaggio” si svolge lungo via Oliveti (che ospita la ricostruzione di Nazareth e l’Annunciazione), via don Masi, via Marconi e la chiesa di Miramare. La rappresentazione è realizzata dall’Istituto Comprensivo Miramare, Scuola dell’Infanzia Marebello, Scuole Primarie Via Pescara e Villaggio Nuovo, Scuola Secondaria di primo grado A. Di Duccio, Scuola dell’Infanzia Paritaria Don Masi in collaborazione con la Parrocchie di Miramare e Rivazzurra.

La parrocchia San Gaudenzo, a Rimini, propone la Sacra rappresentazione domenica 21 dicembre, dalle ore 15 di fronte alla chiesa in piazza Mazzini. Ogni anno il grande Presepio Vivente è diverso, sulla linea di quattro scene bibliche (Annunciazione – censimento – Natività – Magi) interpretate coniugando la tradizione biblica e popolare con l’attualità. Nelle vie del borgo saranno rappresentate varie scene evangeliche. Partendo dalla chiesa (Annunciazione), si proseguirà per via del Lavatoio e via di Mezzo (Betlemme), fino al giardino delle scuole Toti (Natività), teatro della Natività di Gesù; conclusione nella piazza della chiesa, con l’adorazione dei Magi. Parteciperanno circa 200 figuranti tra bambini, ragazzi, giovani e adulti nei costumi tradizionali per la regia di Franca Fabbri Pesaresi e Tonino Pesaresi.

Ha già compiuto 30 anni il Presepe Vivente della Fondazione “Asilo Infantile V. Emanuele II” di Savignano. Domenica 21 dicembre dalle 14.30 torna la sacra rappresentazione da p.za Borghesi e nel centro storico.

È più che una tradizione, il presepe vivente che Karis Foundation propone a Rimini. È un vero gesto di popolo che si snoda da CastelSismondo il 21 dicembre alle ore 16 e lungo il corso d’Augusto fino a raggiungere la Basilica Cattedrale. Quadri viventi, pastori, animali, fuochi e bivacchi sono allestiti nelle vie del centro, in particolare nei siti “romani” della città, tutte percorse da centinaia di figuranti. A Riccione, sempre la Karis realizza il gesto il 21 dicembre. Bambini e famiglie come figuranti, il corteo partirà alle 15 da Villa Lodi Fè per giungere a Palazzo del Turismo. Una suggestiva rappresentazione del momento decisivo della storia dell’umanità: la nascita di Gesù Salvatore.

Paolo Guiducci