Home Editoriale SCELTE CHE COSTANO Se vuoi la Pace…

SCELTE CHE COSTANO Se vuoi la Pace…

di Nazareno Gabrielli

Un gesto “pesante” e quantomai coraggioso e opportuno, che apre uno squarcio su un panorama di impegno e coerenza… perché bisogna essere consapevoli operatori di pace.

Il fatto.

L’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ha rinunciato alla donazione di un milione e mezzo di euro offerta da Leonardo Spa, società pubblica italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza. Le ragioni? “ Donazione inopportuna, grazie lo stesso ma non possiamo accettarla”.

Pare che nelle dichiarazioni i dirigenti di Leonardo Spa si siano detti sconcertati dal rifiuto, perché pur comprendendo che parte della loro produzione è bellica, hanno sottolineato che “ in tutti i teatri di guerra in corso non c’è nessun sistema offensivo di nostra produzione” che, peraltro, è incentrata sui “ sistemi per la sicurezza”. Affermazioni discutibili perchè si tace dell’aumento fino a oltre l’80% del fatturato non destinato al mercato civile ma per forniture militari come elicotteri da combattimento, torrette e cannoni per sistemi navali e terrestri, siluri, munizioni programmabili ad alta precisione e componenti per arsenali nucleari… ma nulla si dice anche circa una serie di partecipazioni estere e accordi come quello con la Lockheed Martin per la costruzione degli F-35 a portata nucleare. Quindi l’affermazione che l’azienda non produce materiali offensivi è quantomeno una “mezza” verità.

Alcune considerazioni

– il rifiuto di una donazione è un gesto di grande coraggio e valore che, tra le altre conseguenze, rimette sotto gli occhi di chiunque la dimensione della responsabilità personale nell’alimentare o meno dinamiche economiche e finanziarie che possono essere opposte al proprio codice di valore, fino a contrastare la finalità stessa del proprio impegno e mission (è inutile regalare una TAC all’ospedale per salvare più vite, se oltre i tre quarti della propria produzione provoca morte e mutilazioni in giro per il mondo).

– vorrei dire grazie per questa decisione a chi l’ha assunta anche perché apre una finestra su un modo diverso di comportamento: capace di farsi carico delle scelte difficili e controcorrente… quelle scelte che “costano” anche in termini immediati e concreti ma che, proprio per questo, hanno una marcia in più in termini di forza di cambiamento e di invito all’emulazione.

Il gesto eclatante dell’ospedale di proprietà del Vaticano può e deve stimolare gesti minori e diffusi.

A partire da grandi organizzazioni per arrivare a piccole realtà e anche singole persone. Ognuno ha la possibilità di fare qualcosa di simile: si chiama coscienza civica e senso critico!

– parafrasando Martin Luter King, e anche padre Puglisi, potremmo affermare che “ non ci preoccupa il chiasso di pochi violenti e potenti che fanno sfaceli ma il silenzio di tanti di fronte a quegli obrobri!” e quindi l’auspicio è che si ripetano sempre di più queste situazioni di concreta presa di coscienza e di responsabilità!

Se vuoi la pace prepara la pace!