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Scaramucce da coupon…

È caccia all’antidoto alla crisi. Con la sindrome del “non si arriva più alla fine del mese” risulta difficile pensare gli italiani alle prese con spensierate vacanze al mare. Sta di fatto, però, che la gente continua a partire e che gli albergatori devono continuare a lavorare. Cosa fare allora? Le ricette e i guru del low cost spopolano, prezzi stracciati e servizi invariati sembrano invadere le strutture alberghiere della provincia, ma siamo sicuri che questa strategia sul lungo periodo paghi?
Naturalmente l’accordo non si trova. Da una parte si collocano alcuni albergatori che praticano lo sport del “piuttosto che niente… meglio piuttosto” dall’altra la vecchia guardia meno propensa all’atteggiamento dello “svendo tutto” che ritiene di pensare più sul lungo periodo che sul raccolto immediato.
Ecco che da una parte della palizzata si trova Info Alberghi, la web agency riminese che ha studiato il sistema del tagliando di sconto per le vacanze in Riviera. È il primo portale italiano ad applicare i coupon al soggiorno in hotel. Un sistema facile facile: l’albergatore stabilisce il valore in euro del suo coupon, il periodo di validità entro cui è possibile spenderlo e il numero minimo di giorni di soggiorno necessari per poter usufruire dello sconto. I buoni sconto sono validi per un soggiorno minimo di 2 persone e gli stessi albergatori hanno la possibilità di modificare, sospendere o disattivare i coupon in qualsiasi momento, fermo restando la validità dei coupon già scaricati. Chi visita il sito di Info Alberghi si trova in home page un elenco (che si modifica continuamente, ma si può anche fare una ricerca per località) di alberghi con relativo sconto applicato e coupon da scaricare.
L’iniziativa è partita a fine febbraio e nella prima settimana di attivazione del servizio sono stati creati un centinaio di coupon. Il primo banco di prova del sistema dei coupon è della caccia all’offerta è stata questa Pasqua sfortunata. Tra previsioni del tempo catastrofiche e portafogli vuoti l’agenzia riminese è riuscita a tirar fuori dei numeri. Sui 780 hotel presenti sul portale (162 solo a Rimini) sono 152 quelli che al momento hanno attivato una promozione con coupon, per un totale di 1705 tagliandi disponibili da scaricare.
Inoltre ad un mese dall’introduzione del servizio erano stati scaricati 187 coupon. Fra le mete preferite, in testa Rimini con 55 coupon, seguono Cesenatico (47), Cervia (21), Cattolica (18), Milano Marittima (15). Solo sesta Riccione, invece, con 13 coupon scaricati. In generale sino a questo momento sono 35 le strutture di Rimini che hanno prodotto coupon; 32 quelle di Riccione; 11 a Cattolica, 5 a Misano e 15 a Bellaria Igea Marina.

“Il numero di visite per ciascuna località segue grossomodo la disponibilità di coupon emessi dagli hotel – spiega Lucio Bonini, titolare della web agency riminese – questo ci fa riflettere su come il bisogno degli italiani di risparmiare sembri dettare le scelte turistiche in Riviera in questo momento. Avvicinandoci ai mesi estivi avremo modo di verificare se i buoni sconto sono davvero in grado di indirizzare i flussi turistici, come crediamo”.
Tutti felici, dunque. Gli albergatori riempiono le camere e i turisti spendono meno. Non è proprio così, sul sistema dei coupon e in generale sulla politica del gioco del prezzo al ribasso sia Sandro Georgetti, Presidente Regionale di Federalberghi sia Patrizia Rinaldis, Presidente Aia del Comune di Rimini mostrano qualche perplessità.
“Io non credo che sul lungo periodo questa politica paghi – commenta Georgetti – ma questo è un mio personalissimo parere. Sul mercato ci sono tanti tipi di albergatori, con visioni diverse della professione. Non tutti la pensiamo allo stesso modo. È una logica che non condivido. Sarò pure all’antica ma vorrei vedere, alla fine, se i conti tornano”.
Diverso l’atteggiamento di Patrizia Rinaldis che ribadisce come: “Il gratis non ha valore. Io sto facendo una battaglia per impedire l’impoverimento del territorio e delle strutture alberghiere”. In questa logica il coupon non la infastidisce: “nulla di nuovo. Sono fondamentalmente degli sconti. Sconti che già gli albergatori facevano a fine soggiorno, solo che adesso vengono pubblicizzati”. In quest’ottica quello che preoccupa più la presidente è un’altra cosa: “il prezzo di partenza. A me il coupon non disturba purché il prezzo di partenza non sia molto basso”.
Ed ecco che viene fuori la parolina magica: pubblicità. Info Alberghi con la sua politica di coupon non fa pubblicità a tutta la Riviera? La Rinaldis è un po’ titubante su questo aspetto: “non penso abbia tanta incidenza”.
“Per vincere la crisi servono idee nuove – continua Bonini – comprare online con i coupon ormai è un’abitudine consolidata e in tempi di crisi diventa sempre più importante, tanto che gli esperti di marketing la chiamano «una conveniente necessità». La mia agenzia ha solo fatto di necessità virtù dando agli utenti una risorsa per risparmiare e agli albergatori uno strumento per attrarre turisti e promuoversi online. Con il sistema dei coupon non vogliamo svendere la Riviera. Questo sistema non è come groupon o booking che spinge gli albergatori al minor (o pari) prezzo possibile sulla rete ma è un modo per creare appeal e a livello di marketing funziona bene.”. E gli albergatori che dicono? “Gli albergatori sono contenti”.
Hanno tutti ragione?

Angela De Rubeis