Home Cultura Sassi e fiori, un fumetto per raccontare la rinascita

Sassi e fiori, un fumetto per raccontare la rinascita

Questo è un libro che supera il suo valore sociale. Mi piacerebbe che potesse avere vita lunga e che fosse scoperto da tanti anche in altri luoghi, per incontrare anche quelle persone che non sono state richiamate da queste pagine perché possiedono già una sensibilità per questi temi. Questo libro ha qualcosa da dire e da dare a tutti noi e, soprattutto, è un lavoro in cui i ragazzi e le ragazze migranti trovano uno spazio ufficiale in cui essere rappresentati. Mi auguro che chiunque avrà tra le mani e leggerà questo racconto vorrà poi appoggiarlo sul comodino di qualcun altro perché questa lettura si diffonda”.

Ha introdotto così il graphic novel (fumetto) Sassi e fiori ( nella foto) in occasione della prima presentazione pubblica al Museo della Città di Rimini (lo scorso 29 ottobre) Alice Bigli, presidente del Festival Mare di Libri e grande esperta di letteratura per ragazzi. Si tratta di un lavoro promosso dall’associazione Agevolando, sede di Rimini, come esito di un laboratorio di scrittura autobiografica realizzato grazie al contributo del Comune di Rimini con un gruppo di sei ragazzi dell’associazione, affiancati dalle responsabili e dalle volontarie di Agevolando.

Il graphic novel (per informazioni: www.agevolando. org) è stato poi realizzato attraverso la collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e in particolare con l’Ufficio della Garante regionale infanzia e adolescenza che ne ha garantito la stampa e la diffusione.

Le autrici sono Lorenza Ghinelli e Mabel Morri: la prima è una scrittrice riminese, finalista al Premio Strega nel 2012 con il romanzo La colpa, reduce dal recente successo del suo ultimo romanzo Bunny boy (Marsilio 2021), sceneggiatrice e soggettista per la televisione e docente e tutor alla Scuola Holden di Torino.

La seconda è illustratrice e fumettista, con collaborazioni con numerose fanzine e riviste, nel 2021 ha pubblicato con Fandango Libri Voglio essere una calciatrice, e tra i suoi lavori più importanti c’è anche la realizzazione delle otto colonne della Chiesa di San Martino in Riparotta.

Due professioniste che si sono messe completamente a disposizione dell’associazione e dei ragazzi che hanno incontrato prestando la loro opera per raccontare le loro storie: le storie di Sandrit, Jurgen, Bright, Aman, Zain e Najam, tutti giovani giunti nel nostro Paese e in particolare qui a Rimini come minori non accompagnati, dopo lunghi e spesso drammatici viaggi.

Racconta Lorenza Ghinelli: “ Condurre un laboratorio di scrittura con questi giovani ha fatto emergere tutto il mio senso di inadeguatezza. Io da anni mi occupo di condurre corsi, ma incontrare un gruppo di giovani che parlavano a malapena l’italiano mi ha messa davanti all’inutilità della mia accademia. Volevo che questi ragazzi potessero liberare la loro voce, perché per loro era urgente raccontare le loro storie e dovevamo trovare altri strumenti che non fossero quelli della scrittura tradizionale.

Non era previsto che il laboratorio si concludesse con la pubblicazione di un graphic novel, ma la generosità con cui i ragazzi hanno condiviso con me le loro storie mi ha spinto a volerli ringraziare per questa esperienza traducendo i loro racconti in una sceneggiatura che fosse accessibile a tanti. In un momento così critico dal punto di vista politico e sociale abbiamo bisogno che questi ragazzi abbiano voce per ricordarci che le storie sono sempre un terreno di incontro e di confronto”.

L’autrice descrive la scelta del titolo “Sassi e fiori” con queste parole: “ Un pomeriggio insieme ai ragazzi abbiamo lavorato su una linea del tempo immaginaria realizzata con una fune su cui abbiamo posizionato sassi e fiori per simboleggiare i momenti più difficili e belli delle nostre vite. Nel racconto ho deciso di non soffermarmi troppo sul dolore perché serviva delicatezza per raccontare le loro storie, anche in controtendenza rispetto a una narrazione spesso molto violenta”.

Mabel Morri spiega il processo che ha portato alla realizzazione di questo lavoro: “Inizialmente sulla base della sceneggiatura ho realizzato un primo schizzo provvisorio a matita, senza aver conosciuto i ragazzi. Il successivo incontro con loro è stato molto forte: sono ragazzi che non sono abituati a fruire libri e graphic novel, ma per fortuna il linguaggio del fumetto è molto malleabile e immediato. Così ho realizzato una versione definitiva delle tavole che ho poi digitalizzato grazie alla preziosa collaborazione di Ilaria Mauric”.

L’ultimo capitolo del libro a fumetti è dedicato alle ragazze, grandi assenti in questo racconto perché il tema delle migrazioni contemporanee si intreccia inevitabilmente anche con le questioni di genere. I ragazzi che arrivano minorenni in Italia sono al 97,1% maschi e questo significa che per le ragazze è molto più difficile partire.

Commenta così l’ultimo capitolo Lorenza Ghinelli: “Questo fumetto è ricco di metafore a partire dalla scelta di raccontare ciascuna delle storie come viaggi su pianeti che rappresentano il mondo di ogni ragazzo, ciascuno bastante e dignitoso. Ma ci siamo confrontate anche con la drammatica mancanza di voci femminili. È importante riflettere su chi non c’è e non è potuto esserci pensando anche a drammi come quello della tratta. Siamo responsabili anche di queste assenze e nasce così allora la metafora della vite e dei filari perché le minoranze sono come le rose e il loro stato di benessere è la cartina al tornasole del benessere di tutta la società”.

Silvia Sanchini