Home Sport Rimini, trappola Fidenza: ultimi, ma più vivi che mai

Rimini, trappola Fidenza: ultimi, ma più vivi che mai

Inarrestabile. Devastante. Imprendibile. Il Rimini infila la 19ª vittoria stagionale e, complice anche il rinvio di alcune gare, saluta tutti volando a +12 rispetto all’Este sua immediata inseguitrice. Il che significa, facendo tutti gli scongiuri del caso, una sola cosa: che il ritorno immediato nel calcio che conta, è davvero solo una questione di aritmetica. Anche perché nel calcio gli episodi sono a volte la cartina tornasole per poter leggere una stagione. Guardate cosa è successo domenica con l’Abano: a metà primo tempo, Manuel Pera, uno dei grandi trascinatori di questo straordinario cammino biancorosso, è costretto a lasciare il campo, al suo posto entra Masini che infila la doppietta decisiva.
Attenzione al Fidenza. Ma guai a mollare la presa, soprattutto in vista della prossima gara che vedrà Ricchiuti e compagni salire a Fidenza. Numeri alla mano i parmensi, ultimi con i loro 21 punti, non sembrano avere speranze. Ma attenzione, domenica hanno battuto il Formigine (2-0) dimostrando di essere più vivi che mai. Una vittoria, la terza in totale, che ha riportato il Fidenza a un passo dalla salvezza. Altro dato da non sottovalutare, quella emiliana è la squadra che ha pareggiato più volte, ben dodici. Come dire, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
Lo striscione della curva. Un’altra bella notizia arriva dalla curva biancorossa in queste ultime settimane nell’occhio del ciclone. Ad un certo punto è spuntato fuori uno striscione molto bello: Romagna resisti. Una curva che come sempre ha chiesto, in modo ironico, il perché non si possa avvicinare il settore al campo e che, alla fine, ha chiamato il presidente, Fabrizio De Meis (nella foto), a saltare insieme. Insomma, il clima dopo un paio di stagioni molto difficili, sembra essere tornato ad alto gradimento.

Francesco Barone