Home Sport Rimini, quando l’Unione non deve far la forza

Rimini, quando l’Unione non deve far la forza

Dall’Inferno al Purgatorio.Perché per il Paradiso c’è ancora tanta strada da fare. E il Rimini lo sa non bene, ma benissimo. Un Rimini che domenica scorsa, al minuto numero 94, stava già sentendo il calore delle fiamme pronte a divampare. Poi un fallo ingenuo in area del Casale, il rigore e il gol di Morga (nella foto, doppietta per lui con un bis sempre dal dischetto) hanno fatto salire i biancorossi al piano di sopra.

Ma quanta fatica! Un punto che non può soddisfare Luca D’Angelo in una settimana dove si è parlato più di cose esterne al campo che di cose interne. Dallo sputo ricevuto in faccia e denunciato dal presidente Biagio Amati dopo il ko con il Bassano, al possibile diktat sull’utilizzo di molti giovani per avere nella prossima stagione più soldi in cassa. Voci mezze smentite dai diretti protagonisti. Quello che rimane è una classifica preoccupante perchè con i suoi 6 punti, il Rimini è in piena zona play out. E domenica, al “Romeo Neri”, riceverà una squadra che era partita con i favori dei pronostici: l’Unione Venezia di Denis Godeas. I veneti hanno 12 punti e lontano dalla laguna hanno vinto due gare, pareggiandone e perdendone una. Sette le reti realizzate e cinque quelle subite.

Da una squadra in difficoltà a una che sta volando, il Bellaria. Con il 3-1 rifilato al Milazzo, i biancazzurri hanno raggiunto quota 11 (sono a -2 dai play off) e possono andare sul terreno del Bassano con l’animo più sereno.
Ride molto meno, invece, il Santarcangelo che a Castiglione perde la sua terza partita dopo aver sprecato almeno quattro occasioni limpidissime e colpito un palo clamoroso. Domenica, però, ha la grande occasione di poter far bottino pieno contro il Fano che ha appena 3 punti. Certo non sarà facile, ma in caso di ulteriore passo falso la panchina di Masolini potrebbe iniziare a scricchiolare.

Francesco Barone