Due pareggi in quattro giorni. E subito qualcuno ha iniziato a fare il solito disfattista: “sta a vedere che il Rimini è cotto”. Ci ha pensato Marco Cari (nella foto), negli spogliatoi del “Nanni”, dopo l’1-1 con il Bellaria, a riportare tutti con i piedi per terra. “C’era una certa esaltazione, in molti pensavano già all’anno prossimo – ha detto il tecnico biancorosso – ora questi due pareggi consecutivi hanno il pregio, se non altro, di averci riportato alla realtà di questo campionato. Dobbiamo stare concentrati partita dopo partita perché qui non ti regala nulla nessuno. Che siamo in un momento non eccezionale mi sembra evidente, ma si tratta semplicemente di una leggera flessione, una cosa normalissima. Cerchiamo di non fare del catastrofismo”. Del resto, Fidenza prima e Bellaria poi, erano due delle squadre più in forma del momento e quindi un pareggio non è poi da buttare via. Anche perché, classifica alla mano, non è che sia cambiato molto: l’Este rimane sempre a -11, l’unica che potrebbe riavvicinarsi a -8 è la Correggese, ma dovrà vincere il recupero.
Battere l’Atletico San Paolo. Intanto, il Rimini, è pronto a tornare a casa. Domenica pomeriggio affronterà al “Romeo Neri” l’Atletico San Paolo proveniente da tre sconfitte consecutive con Piacenza 1919 (0-4), Jolly Montemurlo (3-1) e Ribelle (0-1) e nuova Cenerentola del campionato. In trasferta, fino a questo momento, i veneti hanno conquistato 11 punti frutto delle tre vittorie con Ribelle (1-3), Mezzolara (0-1) e Romagna Centro (0-1) e dei due pareggi con Thermal A Ceccato (0-0), Fiorenzuola (2-2). Poi solo sconfitte con Virtus Castelfranco (1-0), Delta Porto Tolle (4-1), Piacenza 1919 (3-1), Formigine (1-0), Imolese (1-0), Bellaria (1-0), Fortis Juventus (1-0). Insomma, non proprio una squadra imbattibile.
Francesco Barone