Home Sport Rimini e Santarcangelo: un derby scintillante

Rimini e Santarcangelo: un derby scintillante

Due gol, tre punti e un passo in avanti verso la salvezza. Che comunque, sarà difficilissima da conquistare. Anche se il Rimini, in questo mercato, ha piazzato due colpi importanti. Il primo è stato quello di Sorin Radoi, andato già a segno domenica con il Bra, l’altro è stato Alessandro Cesca (nella foto) che i biancorossi hanno acquistato a titolo definitivo dal Bellaria. E a sentire il Direttore sportivo, Mauro Traini, “adesso pensiamo a sistemare il centrocampo”. Peccato che proprio a centrocampo sia partito (a titolo definitivo), Luca Valeriani andato al San Marino. Un Rimini che contro il fanalino di coda ha rischiato davvero il collasso visto che dopo neppure un minuto si era già ritrovato sotto, poi Radoi e Fall hanno ribaltato il risultato regalando a Marco Osio una domenica più tranquilla delle ultime tre. A proposito di Fall, lui, Martinelli, Cesca e Radoi (infortunato) salteranno il derby del “Romeo Neri” con il Santarcangelo visto che in settimana è arrivata la squalifica del giudice sportivo. Due assenze pesanti per i biancorossi, contro una squadra che che negli ultimi anni ha dato solo grandi amarezze alla truppa del presidente Biagio Amati. Un Santarcangelo che arriva a questo derby dopo un pareggio (0-0) striminzito con il Cuneo nella peggiore prestazione della stagione. Santarcangelo che ha sistemato il suo scacchiere acquistando da L’Aquila il giovane difensore Daniele Gizzi (classe 1993) cedendo ai rossoblù Luca Benedetti. Da due squadre in salute a una, il Bellaria, che ha già firmato la sua condanna «a morte». Non solo perché nella scorsa settimana ha dato via i suoi big esonerando anche Agostino Iacobelli, ma perché in seno alla società si è creata una vera e propria frattura visto che a qualcuno non è andato giù quanto accaduto. Si è anche parlato di una possibile fusione, nella prossima stagione, con il Rimini e da questo punto di vista, gli scambi «commerciali», potrebbero far intendere proprio questo.

Francesco Barone