Quattro giorni. Dove è successo tutto e il contrario di tutto. Prima una conferenza stampa dove il presidente Giorgio Grassi ha fatto un bagno di umiltà in mezzo, però, a mille polemiche, poi un esordio da favola in campionato (2-1) battendo un’Imolese che fino a quel momento tutti davano per favoritissima (nella foto tratta dalla pagina Facebook del Rimini, Zamparo). Con ordine, la conferenza stampa. Il numero uno biancorosso ci arriva con l’avvocato di fiducia e spiega di non “voler compiere più l’errore di dare in mano la società a chi, alla fine, non mantiene gli impegni”. Chiaro il riferimento a Nicastro. Da qui il ragionamento successivo con l’avvocato che spiega senza tanti giri di parole che “se qualcuno arriva da noi con garanzie bancarie certe, siamo pronti a passare la mano”. Nel mezzo una lite con i tifosi e un faccia a faccia piuttosto duro tra il tecnico Cioffi e la stampa. Insomma, il clima che si respira non è proprio dei migliori. Poi, però, arriva la «prima» e il Rimini tira fuori una prestazione gagliarda che lo porta a superare l’Imolese. La sensazione è che tra tecnico, staff e squadra sia stato firmato un patto di ferro: da fuori ci danno addosso, noi buttiamo il sangue e vediamo come andrà. Uno spirito di squadra che a volte può portare lontano, oltre i limiti tecnici che questa squadra comunque possiede.
La controprova è subito servita: domenica, infatti, alle 15, Scotti e compagni saliranno a Salò contro una Feralpi che arriva da un 4-1 mortificante a Reggio Emilia. La domenica successiva, invece, alle 17.30, altro scontro casalingo: protagonista il Sud Tirol di Paolino Bravo che punta ai quartieri alti della classifica. Non dimenticando che la società è sempre in vendita.