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Rifiuti: la raccolta è sempre più differenziata

Raccolta differenziata, anche il 2012 si chiude con un trend in crescita. Lo scorso anno, infatti, la percentuale di immondizia conferita in maniera separata, si è attestata sul territorio provinciale al 58.72%, vale a dire con un +0.81% rispetto a dodici mesi prima. Ma le buone notizie non sono finite qui. Perché si è registrata anche una consistente diminuzione del totale di rifiuto urbano prodotto, passato dalle 265 tonnellate del 2011 alle 257 del 2012.
“La contrazione è dovuta anche al protrarsi di una crisi oramai non più definibile congiunturale che ha inciso sui consumi e di conseguenza sui rifiuti – ha spiegato l’assessore provinciale all’Ambiente, Stefania Sabba durante la presentazione del Report realizzato dall’Osservatorio di via Dario Campana – su questo aspetto la Provincia ha contribuito con politiche di contenimento della produzione di rifiuti, attraverso iniziative locali di comunicazione e sensibilizzazione, partecipando anche a sperimentazioni europee su progetti finalizzati alla individuazione, creazione e scambio di buone pratiche finalizzate alla riduzione del rifiuto stesso e alla implementazione del recupero e del riuso. Tutto ciò ha consentito di avviare a smaltimento quasi il 20% di rifiuto in meno negli ultimi due anni, precisamente 26.550 tonnellate. Senza dimenticare il grande lavoro svolto dai Comuni attraverso iniziative come le Case dell’Acqua e i mercatini degli agricoltori a km 0”.
Conseguentemente anche il rifiuto pro capite subisce una forte contrazione passando da 807.69 chilogrammi del 2011 ai 775.18 del 2012. Considerando inoltre le presenze turistiche registrate nello scorso anno sul territorio provinciale, il rifiuto prodotto pro capite risulta essere pari a 684.85 chilogrammi, evidenziando anche in questo specifico settore la forte connotazione turistica del territorio riminese. Per quanto riguarda la raccolta in ambito comunale vanno rimarcati gli ottimi risultati ottenuti dai sette comuni dell’alta Valmarecchia, che vedono progressivamente avvicinare la loro percentuale di raccolta differenziata alla media provinciale.

Patrizio Placuzzi