Ragazzi sui banchi… della politica

    Il rispetto per “madre natura”, la convivenza con “l’altro”, ma anche il problema della sicurezza stradale, specie per chi scegliendo la bicicletta o le proprie gambe contribuisce a mantenere pulito l’ambiente. Valori trasversali, oltre le differenze di nazionalità, razza e colore della pelle e, al tempo stesso, temi fortemente concreti, espressione di un senso civico e di una sensibilità che, forse, molti adulti hanno perso.
    Sono i progetti e le proposte che riescono a guadagnarsi uno spazio – ed un po’ di attenzione – tra i banchi del Consiglio comunale di Rimini, che una volta all’anno apre agli studenti delle scuole medie inferiori. L’ultima seduta straordinaria si è svolta il 18 maggio al Teatro degli Atti e ha dato voce ai “baby consiglieri” dell’Istituto Comprensivo di Miramare, della scuola media “Alighieri-Fermi” di Viserba e dell’istituto “Bertola” di Rimini. Una seduta che per un attimo ha corso il rischio di inciampare nell’ennesimo battibecco da tribuna politica, ma non per colpa dei ragazzi… Per fortuna, alla fine la “saggezza” dei più piccoli ha messo tutti d’accordo.

    Crescere con i fiori
    “Le piante sono come gli adolescenti: hanno un bisogno costante di cure”. Questa la consapevolezza alla base del progetto Crescere con i fiori presentato dagli studenti della 1ª G dell’“Alighieri-Fermi”. Tutto è cominciato al rientro a scuola dalle ultime vacanze natalizie quando gli studenti si sono trovati di fronte un bel regalo: il giardino era più bello, più ordinato, più curato. Merito della Gecos che aveva sistemato le aiuole e donato centinaia di piantine. I ragazzi non hanno esitato ad “adottarle” e sono diventati le nuove guardie ecologiche dell’oasi. A Pasqua un altro privato, l’azienda Petroltecnica, ha fornito un sistema di irrigazione che ha reso i baby giardinieri ulteriormente felici e soddisfatti.
    A sindaco, assessori e consiglieri gli studenti mostrano con tanto di diapositive il loro impegno ma chiedono anche di occuparsi dell’oasi nel periodo estivo, quando i ragazzi saranno lontani dalla scuola, per proseguire le opere di concimazione del terreno e potatura delle piantine alle quali questi operatori ecologici “in erba” si sono dedicati giorno dopo giorno. “La conservazione di questi beni – concludono – è un dovere delle istituzioni”.

    Il “Bertolino”
    All’Ordine del giorno di questo speciale Consiglio comunale, anche il progetto del giornalino di istituto della media “Bertola”. Una pubblicazione giunta al sedicesimo anno di vita, che assume un’importanza fondamentale nel veicolare valori, idee, emozioni e pensieri degli studenti su temi di attualità e su argomenti più strettamente inerenti la quotidianità, dentro e fuori la scuola.
    Una volta all’anno il giornale viene venduto alla festa di istituto al costo di un euro per dare un contributo alla missione della dottoressa Marilena Pesaresi.
    I giovani presentano il frutto delle loro fatiche e chiedono un piccolo finanziamento “affinché questo progetto diventi più significativo per la scuola, ma anche per il territorio”. Un’altra richiesta riguarda la possibilità che la scuola possa rimanere aperta costantemente anche al pomeriggio “e funzionare da riconosciuto punto di riferimento culturale e aggregativo”.

    Una scuola a colori
    Gli ultimi a prendere la parola sono i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Miramare, che raccontano la loro esperienza di “piccoli politici di quartiere” maturata nel Consiglio di Quartiere dei ragazzi grazie al progetto Educare alla legalità e alle istituzioni, in collaborazione con la Circoscrizione 3. Tra i temi affrontati, lo studio dell’ambiente alla ricerca delle orchidacee sopravvissute, quello delle dipendenze da fumo, alcol e droga, l’integrazione e la sicurezza stradale.
    Prima istanza: dopo la realizzazione del nuovo tratto di proseguimento della via Roma, che a Miramare sfocia in via Parigi, proprio dove si colloca la scuola media “A. di Duccio”, “questa strada – fanno presente i ragazzi – è diventata meno sicura per i pedoni, l’attraversamento è pericoloso e l’unico sottopasso ciclopedonale è scarsamente illuminato”. Tutte condizioni che rendono più difficile il percorso casa-scuola.
    Sullo sfondo scorrono le immagini di un video realizzato dagli studenti direttamente in strada: buche sull’asfalto, marciapiedi dissestati o mancanti, ragazzi a piedi o in bicicletta che aspettano di poter attraversare la strada in tutta sicurezza.
    Ma i giovani non si limitano a registrare i problemi e a puntare il dito contro gli automobilisti indisciplinati: “Anche i pedoni e le due ruote – commentano – hanno le loro norme da rispettare”.
    Un altro importante progetto che ha visto impegnati gli alunni dell’Istituto comprensivo riguarda l’integrazione dei compagni stranieri. A parlare è Sara, originaria del Marocco, tra i protagonisti della Commissione e, al tempo stesso, simbolo di questa esperienza. La sua poesia, Non è importante il colore, è uno degli elaborati realizzati dagli studenti per esprimere pensieri e sensazioni sui temi della diversità e dell’immigrazione. Ai compagni Sara ha fatto conoscere uno dei piatti tipici del suo popolo, il cous cous, e illustrato i risultati di una ricerca sui migranti marocchini in Italia. Un esempio di come la scuola possa diventare una buona palestra anche per la lotta alla xenofobia.

    Il tempo scorre, il Consiglio comunale giunge alle battute finali. Dopo i commenti e gli applausi di alcuni consiglieri viene approvato l’Ordine del giorno: sindaco e giunta si impegnano a favorire realizzazione dei progetti dei ragazzi. I baby consiglieri riprendono i loro zaini e si preparano a lasciare i banchi della politica. Con una speranza: che la “stanza dei bottoni” tenga conto del loro punto di vista anche negli altri 364 giorni.

    Alessandra Leardini