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Raffaello: in mostra tracce, indizi ed enigmi

Indizi, tracce ed enigmi. Anche il genio di un artista di fama mondiale come Raffaello è avvolto dal mistero? Nell’anniversario del genio urbinate, anche Cattolica omaggia Raffaello e lo fa alla sua maniera. Colorando cioè di giallo anche l’arte del grande pittore. E’ nata così l’esposizione nata in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e all’Unesco del Comune di Urbino e curata da Silvia Cuppini con Mjras Studio, dal titolo “Raffaello in particolare. Indizi tracce ed enigmi”.
La mostra, allestita alla Galleria Santa Croce (via Pascoli, 21) con il contributo di Riviera Banca e il sostegno di Sgr per la Cultura, è ad ingresso gratuito ed è visitabile fino a dicembre 2020, dal giovedì alla domenica dalle 20.30 alle 23.30.
Per celebrare Raffaello Sanzio a 500 anni dalla scomparsa, Cattolica nei giorni scorsi ha allestito nel corso del MystFest un’inchiesta sui misteri legati alla sua vita e alle sue opere con due grandi conoscitori dell’artista: lo scrittore Valerio Massimo Manfredi e il professor Luigi Bravi, che hanno accompagnato il pubblico in un viaggio nel Rinascimento segreto.
Elementare, nell’accezione scherlockiana, è stato il collegamento tra il Maestro di Urbino e Luigi Bravi, presidente dell’Accademia Raffaello Sanzio di Urbino e Professore associato di Filologia classica al Dipartimento di Lettere Arti e Scienze Sociali dell’ Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara.
Particolare è invece il filo che lega Raffaello a Valerio Massimo Manfredi: nel 2009 il Nucleo Tutela del Patrimonio Artistico dei Carabinieri ritrova vari capolavori della pittura rinascimentale che erano andati perduti, tra cui La Muta di Raffaello Sanzio. Per pubblicizzare questo successo, l’Arma chiede allo scrittore di inventare un romanzo nel quale poteva immaginare le avventure di un detective dedito alla lotta contro i furti di opere d’arte. Nasce così il personaggio del colonnello Reggiani, protagonista di cinque diversi racconti, che arriva alle stampe solo le 2015, in occasione dei duecento anni dell’Arma, con Le inchieste del colonnello Reggiani (edito da Einaudi).
Tornando alla mostra, tra le opere messe in risalto grazie alla digitalizzazione, curata da Haltadefinizione, la Madonna col Bambino e San Giovannino (Madonna della seggiola), lo Sposalizio della Vergine e La Fornarina.
“Raffaello in particolare. Indizi tracce ed enigmi” svela il mistero dell’eleganza al tempo di Raffaello attraverso dettagli di abiti, gioielli, cappelli; ornamenti caratterizzati da una raffinatezza tale da restituire il senso dell’intera opera e da una cura dell’immagine che sembra dare avvio alla modernità. (t.c.)