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Quella sottile, artistica Linea d’Ombra

Un accordo “a regola d’arte”. È quello siglato tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e Marco Goldin, uno tra i più affermati organizzatori di eventi d’arte dell’ultimo decennio. Goldin è pronto ad approdare nella nostra città per darle lustro dal punto di vista artistico, con la mostra “Da Rembrandt a Gauguin a Picasso. L’incanto della pittura” che per cinque mesi, dal 10 ottobre al 14 marzo 2010, sarà ospitata a Castel Sismondo, e in cui saranno esposte 65 capolavori provenienti direttamente dal Museum of Fine Arts di Boston. Qualche prestigioso nome? Tintoretto, Velasquez, El Greco, Canaletto, Tiepolo, Degas, Monet, solo per citarne alcuni: nella rocca malatestiana saranno concentrati quattro secoli di pittura. Un evento che si annuncia straordinario, e non solo per il livello dei partner, ma soprattutto per l’aspettativa che si è creata intorno ad un uomo capace di progettare rassegne dall’enorme afflusso di pubblico, tanto da meritarsi il titolo – da lui stesso gradito – di “imprenditore dell’arte”. Goldin, infatti, è riuscito a fare di Treviso prima (2 milioni e mezzo di visitatori) e di Brescia in seguito (oltre 1 milione) due poli culturali. Brescia, grazie a Goldin e all’esposizione “Gauguin – Van Gogh. L’avventura del colore nuovo e Millet”, è addirittura riuscita a vincere la palma d’oro di città in Italia con la prima mostra per numero di visitatori (con 541.547 presenze). In realtà, questi dati, lungi dall’essere causa di merito, sono stati il motivo per tacciare Goldin come un organizzatore di mostre “nazionalpopolari”. Ma l’imprenditore, che nasce come critico d’arte, si dice fiero di aver aperto le porte dei musei alla gente comune. La speranza, ora, è che il successo che da undici anni accompagna Goldin e i suoi eventi si confermi anche a Rimini, arricchendo questa città anche di un turismo culturale. L’obiettivo è quello di ampliare l’industria delle vacanze, e si auspicano 100mila visitatori “fuori stagione” per godere dell’arte. D’altronde, come sostiene l’imprenditore veneto “una mostra di successo si riflette su tutte le attività commerciali del luogo in cui viene allestita”.
La mostra, secondo una formula abituale di Goldin, sarà affiancata, per tutto il periodo della sua durata, da altre due iniziative: “Pittura d’Italia. Luoghi veri e dell’anima”, una rassegna d’arte contemporanea che sarà locata sempre all’interno di Castel Sismondo e che sarà dedicata a paesaggi italiani visti attraverso il pennello di artisti contemporanei; e “Piero della Francesca e i tesori d’arte a Rimini”, che invece troverà spazio in varie sedi cittadine, un itinerario inedito alla scoperta della Rimini della storia e del’arte con una guida d’eccezione come il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci. Dunque tre mostre parallele per rendere Rimini, almeno per un inverno, capitale dell’arte. Sospesa, per il momento, l’esposizione su “Agostino di Duccio e il primo Rinascimento a Rimini”, in programma per l’anno 2009 e curata da Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani. Il progetto, patrocinato dalla Fondazione Cassa di Risparmio, è comunque soltanto rinviato a data da destinarsi.
L’accordo tra la società creata da Goldin, Linea d’Ombra (nata nel 1996, fornisce la gestione completa di un evento espositivo dal momento della progettazione fino alla sua conclusione) e la Fondazione Carim, firmato venerdì 20 febbraio, vede la Fondazione mettere a disposizione di Goldin Castel Sismondo e un contributo economico. Non sono ancora stati resi pubblici i dettagli della collaborazione, salvo che, tutta la gestione della mostra è eccezionalmente soltanto in mano a Linea d’Ombra.

Genny Bronzetti