Home Attualita Quella città fantasma e la corsa dei cani

Quella città fantasma e la corsa dei cani

Lo avreste mai immaginato che Rimini potesse diventare un marchio di fabbrica? E, invece, è così. E capita anche abbastanza frequentemente, perlomeno a giudicare dai numerosi riferimenti trovati nel corso delle nostre ricerche in Rete.

Boutique Rimini. A Madrid o a Ibiza, per esempio, non è difficile imbattersi in una catena di boutique chiamata Rimini 1928 (rimini1928.com), specializzata nella vendita di vari oggetti di lusso, che spaziano dai gioielli a borse, scarpe o accessori di abbigliamento. A farcela conoscere è un articolo apparso sul quotidiano spagnolo ABC.

La colombiana Rimini. Ma Rimini è anche il nome di una cittadina colombiana, di cui ci racconta il quotidiano El Meridiano de Cordoba, inserendola nella lista delle località che, purtroppo, i primi giorni di gennaio, hanno subìto danni a causa del moto ondoso che affligge le città costiere della regione di San Bernardo del Viento. Mai nome fu più appropriato.

La città fantasma. Ma Rimini non è solo in Colombia. In Montana, sulle Montagne Rocciose, esiste una città fantasma chiamata anch’essa Rimini. Si tratta di uno dei più antichi centri minerari presenti nello stato nordamericano. La sua fondazione risale al 1864, dopo la scoperta, nei territori vicini, di ben quattro differenti filoni di argento. All’apice del proprio sviluppo, nel 1890, la popolazione della cittadina era di circa 300 persone e in essa figuravano “numerosi alberghi e negozi, una scuola, un saloon, case da gioco e sale da biliardo, lo studio di un medico condotto, una chiesa, diverse pensioni e una segheria”. Già abbandonata, durante la II Guerra Mondiale, nella cittadina venne istituito uno dei più famosi centri per l’addestramento dei cani da slitta d’America, il “Camp Rimini”. Grazie ad un servizio della tv locale 3KRTV veniamo a sapere che fu lì, complice il clima estremamente nevoso, che l’esercito statunitense addestrò oltre mille cani da guerra, i cosiddetti K-9 Corps, con l’intenzione di utilizzarli per uno sbarco in Norvegia. Per fortuna lo sbarco venne cancellato e i cani addestrati a Rimini furono destinati a operazioni di salvataggio e ricerca in Groenlandia e Alaska, entrando nella leggenda. Non per nulla, in loro memoria, tutti gli anni, viene organizzata una popolare corsa chiamata “Race to the Sky”.

Fabio Parri