Quando la crisi finisce in valigia

    La crisi con la valigia. C’è chi fa orecchie da mercante e non ne vuole sapere: la vacanza è sacra e nonostante l’ossessione della quarta settimana la parola d’ordine è cambiare aria. Anche solo per pochi giorni. Pulsa la voglia dei riminesi di andare via, ma il sogno di staccare la spina si infrange con la dura realtà. Le agenzie turistiche della città non si sbilanciano, è ancora troppo presto per un rendiconto finale, ma nei paraggi si fiuta la battuta d’arresto.
    “Il lavoro va a rilento e di questi tempi, l’anno scorso, era già tutto prenotato, mentre ora ci sono ancora posti disponibili e le vendite non procedono: entra poca gente e altrettanto poca concretizza nell’acquisto. Forse tutti stanno aspettando l’offerta dell’ultimo minuto”, lamenta Michela dell’agenzia «Shine» di via Serpieri. Il last minute è la formula viaggio che permette di spendere meno con risparmi nell’ordine del 30%; non solo acquistando tramite agenzia ma anche via internet.
    “È necessario aspettare per verificare l’effetto del last minute ma posso dire che i prezzi dell’alta stagione natalizia sono rimasti uguali all’anno scorso e il mercato risponde in due modi differenti: un’elite che sembra non risentire della crisi e una fascia media che cerca di attutire i colpi dove può. Infatti, il calo più evidente è stato quello delle famiglie – spiegano dall’agenzia «In Transit» di via Sigismondo – vendiamo soprattutto mete a lungo raggio come Maldive e Caraibi e a medio come il Mar Rosso. Cerchiamo di attirare i clienti facendo promozioni e mirando a un tipo di clientela come quella per i viaggi di nozze oppure abbuonando le quote d’iscrizione di pacchetti all-inclusive. Nonostante tutto, l’afflusso spontaneo è in calo e quest’anno per la prima volta siamo aperti anche di sabato pomeriggio”.
    Secondo le agenzie riminesi per questo Natale-Capodanno prenderà la valigia solo una fascia ben precisa: persone di mezza età, in coppia e con una certa solidità economica alle spalle. Per loro la crisi è quella sbandierata dai media, ma degli effetti, nei loro conti in banca, nemmeno l’ombra. Scelgono mete a lungo raggio, dal sapore esotico e prenotate già mesi prima.
    “Le destinazioni care come Caraibi, Messico, Maldive sono già esaurite da 6-7 mesi, ovviamente sono solo per persone benestanti”, sottolineano all’«Adriatour» di piazza Tre Martiri. Tra le mete di successo anche la Thailandia, che per il momento rimane in sospeso visto le ultime settimane di disordini. “Infatti, abbiamo parecchie prenotazioni natalizie per la Thailandia – riprendono dall’«In Transit» – ma ora tutto il lavoro delle pratiche è fermo. Siamo in attesa di notizie rassicuranti e speriamo che la situazione ritorni tranquilla al più presto”.
    Il motore delle prenotazioni vacanziere si arresta sul ceto medio composto da famiglie, giovani coppie, anziani. Queste fasce devono valutare, comparare e infine scegliere il viaggio meno caro. Se a Natale ci si trattiene tra le mura domestiche, a Capodanno anche chi non può vuole concedersi uno svago, così all’ultimo momento decide di partire per 3 o 4 giorni, in montagna o in Europa, cercando il prezzo più stracciato. Un esempio è l’agenzia “Ariminum” di via IV Novembre: offre viaggi organizzati in pullman con partenza da Rimini e spese ridotte all’osso. Le località più gettonate?
    “Sono richieste le capitali europee e le settimane bianche in Trentino. Un mordi e fuggi di un paio di giorni cercano di strapparlo tutti. Poi, alcuni giovani si affidano al caso, soprattutto a Capodanno: qualsiasi località purché a costi ridotti, svela l’operatrice dell’agenzia.
    La turbolenza economica non colpisce solo i riminesi: il primo bilancio di Telefono Rosso Codacons di dicembre conferma che solo 6.8 milioni di italiani si metteranno in viaggio a Natale, contro gli 8 milioni del 2007. A diminuire, inoltre, sarà la durata delle vacanze, che si attesterà su una media di 5 giorni contro i 7 del 2006. Tra le mete estere preferite dagli italiani per le vacanze 2008 si trovano Caraibi, Mar Rosso e Maldive, seguite dalla montagna.

    Marzia Caserio