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Psicomatici parte2

Nel nostro immaginario di “lavoratore” c’è spesso ancora il luogo comune del dipendente pubblico privilegiato.

Emblematico il caso della premier Meloni che ironizza sugli scioperi sempre proclamati di venerdì, dimenticandosi della maggioranza di supermercati ormai aperti a tempo pieno anche la domenica così come tanti altri servizi attivi nei fine settimana. Ma anche il cittadino medio poi si indigna se capita che gli uffici pubblici di un comune facciano il ponte tra una domenica e il patrono cittadino di martedì. “I soliti dipendenti nullafacenti!” (che poi i ponti li decide il Comune nella quota di ferie che può autonomamente stabilire). “E se uno che viene da un altro comune ha un’urgenza?” Sappia il cittadino indignato che il problema probabilmente nel giro di pochi anni sarà risolto.

Proprio in questi mesi, ad esempio, anche i comuni della nostra provincia stanno completando la transizione nell’Archivio nazionale informatizzato dei registri dello Stato Civile. La principale novità è che i certificati di stato civile potranno essere richiesti in qualunque Comune italiano che abbia già aderito alla piattaforma, oppure scaricati in autonomia direttamente da casa.

Ovvero, il ruolo del dipendente pubblico ridotto al minimo: anche le firme del funzionario, laddove necessario, potranno essere digitali. E sempre più attivo il ruolo del cittadino. “Eh ma ci vuole lo Spid, eh ma io con tutte queste cose digitali non ci capisco niente”, disse il cittadino dopo avere passato venti minuti a indignarsi su uno smartphone ultimo modello.