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Presi in castagna

Quei ragazzotti tanto amici di Greta che un mese fa facevano tutta quella boba in piazza per il clima e il riscaldamento globale e tutto il resto, com’è che non si sentono più? Una roba di impatto di qualche ora giusto per farsi vedere e poi tutti a spasso, come volevasi dimostrare. Del resto come dargli torto? Come non andare a spasso in questo ottobre col termometro che anche verso la fine del mese era sui venticinque gradi con la gente a prendere la tintarella?

L’ideale tra l’altro per fare una bella castagnata in maniche corte, ogni volta a dirci “meglio approfittare perché questa è l’ultima domenica buona, poi tanto arriva l’inverno”, e la domenica dopo era ancora più caldo. E pazienza se le castagne erano poche e di dimensioni più piccole della media (per colpa della stagione sfasata e della scarsa pioggia, oltre che per certi insetti molesti, dicono i coltivatori), e che magari per rimediarci una serata con gli amici bisognava andare al supermercato a comprarle a caro prezzo. Tanto ne bastano poche per accompagnare una bella bottiglia di cagnina. E fare un bel brindisi alla salute di Greta e a tutte quelle storielle sui cambiamenti climatici buone solo per ingenui adolescenti.