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Policoro: imprenditori di se stessi

Si è aperto a Rimini, presso uno degli Uffici Pastorali Diocesani della Curia Vescovile, in via VI Novembre 35, un punto d’incontro del Progetto Policoro. Tutti i lunedì e i mercoledì pomeriggio, dalle ore 15 alle 18 e, negli altri giorni della settimana su appuntamento (scrivendo un email a diocesi.rimini@progettopolicoro.it), è a disposizione di tutti i giovani che lo desiderano un luogo, uno spazio dove poter affrontare dubbi, richieste sul mondo del lavoro, scuola, formazione professionale, redazione di curriculum, imprenditoria giovanile, finanziamenti regionali e bandi del pubblico e del privato, etc.

Ma che cos’è il Progetto Policoro? Lo abbiamo chiesto a Isabel Milazzo, animatrice di comunità incaricata dalla Diocesi di Rimini.
“Si tratta del progetto di evangelizzazione attraverso cui la Conferenza Episcopale interviene in sette regioni italiane del Sud e, da qualche anno, in alcune regioni del Centro-Nord per aiutare i giovani disoccupati o precari a trovare la dignità di un lavoro anche attraverso la forma cooperativa e la piccola imprenditorialità”.

Isabel, qual è il metodo di lavoro utilizzato dal Progetto Policoro?
“L’azione del Progetto Policoro si sviluppa secondo tre direttive principali: evangelizzare il lavoro e la vita, specialmente davanti a realtà difficili quali la disoccupazione, il lavoro nero, lo sfruttamento della persona e del suo operato. Questo impegno pone le sue fondamenta sulle pietre salde del Vangelo e della Dottrina Sociale della Chiesa e ne porta il messaggio forte ed innovativo, pietra di scandalo per il mondo contemporaneo, ma testata angolare per una società più giusta e civile.
Da questo scaturisce il secondo slancio, quello all’educazione all’importanza ed alla dignità del lavoro in quanto partecipazione all’opera creatrice di Dio: il Progetto Policoro stimola i giovani a diventare imprenditori di se stessi.
L’ultima e fondamentale attenzione è verso la persona nella sua integrità e la valorizzazione di competenze, qualità, talenti, aspirazioni e modi di essere. Per perseguire questo obiettivo risulta fondamentale un impegno alla realizzazione di opere concrete quali cooperative, consorzi e imprese individuali, che diano speranza e sviluppo sia alla persona stessa sia al territorio dove l’idea nasce e si sviluppa”.

Qual è il messaggio di cui il Progetto Policoro si fa concretamente promotore tra i giovani riminesi alla luce del Vangelo?
“C’è un’icona biblica che accompagna il Progetto, tratta dagli Atti degli Apostoli: l’episodio è quello dell’incontro tra il mendicante e Pietro, il quale gli rifiuta l’elemosina invitandolo ad alzarsi e darsi da fare, un’incitazione a dire basta alla rassegnazione, piuttosto guardare avanti e camminare con uno spirito nuovo, quello dello sviluppo. È questo il messaggio che abbiamo portato quest’anno alle V classi dell’ITIS di Rimini, dove abbiamo incontrato ragazzi attenti ed interessati al mondo che li circonda, ma troppo spesso demoralizzati. Insieme alle varie classi, in tutto circa 60 ragazzi tra i 18 ed i 20 anni, abbiamo scandito in quattro appuntamenti un progetto di riflessione/orientamento al lavoro grazie al quale, attraverso l’utilizzo di alcune tecniche di animazione pensate dall’équipe di evangelizzazione del Progetto Policoro, abbiamo provato a portare qualche germe di bene laddove non si osa più sognare in grande”. (r.e.)