Home Vita della chiesa Per un turismo dal volto fraterno. Parola d’ordine: accoglienza e fede

Per un turismo dal volto fraterno. Parola d’ordine: accoglienza e fede

Negozianti, bagnini, albergatori. Giunti numerosi e oltre alle aspettative del parroco, insieme alle loro famiglie.
È accaduto nei giorni scorsi a Viserba, nella parrocchia di Santa Maria al Mare. “Un convivio dedicato a tutti gli operatori turistici, con una cena preparata da bravissimi chef volontari”, spiega don Aldo Fonti.
“Nel periodo delle benedizioni pasquali non ho potuto incontrare tutti gli operatori, soprattutto quelli stagionali. Quindi ho pensato ad un invito di gruppo nel salone della parrocchia. Per qualche riflessione sul lavoro e sulla stagione in partenza, ma anche per stare insieme in clima di festa come un’unica, grande famiglia”.
Oltre ad impartire la benedizione alle persone (più di centoventi), l’occasione è servita per inaugurare al meglio la stagione, con l’augurio per un lavoro rivolto in primo luogo all’accoglienza degli ospiti in un’ottica di cordialità e qualità.
“L’identità del turista-tipo è cambiata – sottolinea ancora don Aldo – È sempre di più un «visit-attore» alla ricerca di coinvolgimento ed emozioni, a cui piace immergersi nella realtà socio-culturale che incontra nel suo viaggio. In tale contesto il sentimento del sacro e la sua ricerca riveste un ruolo di primaria importanza. Per tutti questi motivi la nostra parrocchia sta pensando ad eventi e incontri che durante l’estate animeranno diverse giornate e serate con una parola d’ordine: accoglienza e ospitalità cordiale come segno distintivo del cristiano”.
Roberto Mazzotti, titolare di un negozio di abbigliamento e presidente dell’associazione Promo Viserba, è entusiasta dell’iniziativa di don Aldo. “Tutti i colleghi, a distanza di giorni, esprimono la loro soddisfazione – dice – Mi fermano per strada per chiedere quando si ripeterà l’evento. A Viserba manca un luogo ’civico’ vero e proprio, dove poter socializzare e organizzare qualcosa insieme. Ma si sente l’esigenza anche dell’incontro «virtuale» fra le varie componenti di questa che, per l’enorme e veloce aumento di residenti, sta diventando una città. Sul filo conduttore del turismo visto non solo come guadagno economico il parroco ha messo il seme per ciò che noi in tanti anni non siamo riusciti: far incontrare le diverse componenti imprenditoriali (bagnini, albergatori, commercianti). Mica facile!”. Manuela Botteghi, collega di Mazzotti, vende abiti per bimbi. E condivide il giudizio positivo dato dal presiente di PromoViserba. “Don Aldo ci ha lanciato l’invito a non mollare la nostra integrità solo perché troppo impegnati con la stagione estiva: possiamo dimostare di essere buoni cristani pure sul lavoro. Serve un cambiamento di fondo, iniziando con l’instaurare nuovi rapporti: turismo umano è anche lo spirito diverso con cui accolgo il cliente nel mio negozio”.
A fine stagione, naturalmente, un nuovo appuntamento di verifica e di ringraziamento, sempre insieme e attorno ad una tavola apparecchiata. (m.c.m.)