Per sei mesi è vietato morire

    La befana tra i tanti bei doni che avrebbe dovuto consegnare ai cittadini riminesi, aveva nella calza un piazzale nuovo di zecca davanti all’ingresso del Cimitero monumentale di Rimini. Piazzale già criticato dai fruitori dei servizi cimiteriali e dagli addetti ai lavori, definito di nessuna utilità pratica dai fiorai che lo abitano. “Diteci a cosa serve” scuote la testa una fioraia. Un piazzale che è costato posti auto a discapito dei visitatori e l’abbattimento di alcuni bellissimi pini secolari, sradicati senza nessun reimpianto (e, stranamente, senza alcuna alzata di scudi dei verdi).
    Un abbellimento, senz’altro, ma funzionale alle esigenze dei cittadini? Se lo chiedono in molti.
    Il piazzale è solo uno dei nodi che l’Amministrazione Comunale dovrà sciogliere riguardo al Cimitero centrale in questo inizio anno. La vera emergenza oggi sono i loculi. Finiti.
    La morte purtroppo ci tocca tutti, prima o poi. Sono momenti terribili da affrontare, ancor più, se andando a prendere accordi per la sepoltura, ti senti dire: ‘…spiacenti non c’è posto, torni quest’altr’anno o… vada in prestito da qualcuno”.

    Orizzonte nero


    Ma è proprio così nera la situazione? “Non abbiamo più tombini disponibili. Questa è la realtà. – conferma Angelo Arcangeli, Dirigente dei Servizi Demografici e Cimiteriali del Comune di Rimini – E non è ancora nota la data di inizio per la costruzione del nuovo stralcio del settore ovest. Da giugno 2007 è stato più volte sollecitata la partenza dei lavori, ma tutt’oggi non abbiamo ancora visto nulla di avviato”.
    Negli ultimi mesi si stanno registrando una media di 4 funerali giornalieri con punte fino a 10 quotidiane. Cifra molto alta che se si conferma come trend fa prevedere il superamento delle oltre 950 sepolture del 2007.
    E allora, cosa faremo? “Ho emanato un’ordinanza per la ‘tumulazione provvisoria’ vista l’emergenza. Se la situazione continua poi con una mortalità alta come in questi giorni…” prosegue Arcangeli.
    Quindi, niente posti in ‘condominio’, a meno che qualche parente o amico non si offra di ‘prestarvi provvisoriamente’ il suo, fin quando non saranno disponibili i colombari di nuova costruzione. Ma con questi tempi, tra ritardi e imprevisti, si corre il rischio che la tomba offerta non venga restituita nel momento in cui vi servirà. E se poi non la trovi un’anima generosa, metti un annuncio sul giornale: cercasi tombino ‘provvisorio’ disperatamente?

    Loculi nel 2008?


    “Il comune deve garantire le inumazioni e lo faremo. – assicura Donatella Turci assessore ai Servizi al Cittadino – Noi abbiamo fatto una programmazione seria ed entro fine anno saranno pronti 3800 loculi di cui 1800 a due posti e 30 tombe di famiglia. Alcune saranno già fruibili dall’estate. Ma deve cambiare la mentalità”.
    Tutti in attesa dell’inizio dei lavori allora, ma quando? “A dicembre è stato predisposto il progetto esecutivo e entro la fine di gennaio verrà firmato il verbale di consegna, poi inizieranno immediatamente a costruire – chiarisce l’Ing. Massimo Totti, Dirigente dei Lavori Pubblici del Comune – il completamento dei colombari avverrà in più stralci”. Il che significa che appena pronto il primo verrà venduto, senza aspettare il completamento di tutto il lavoro, nella più rosea previsione a fine anno.
    “Si. Deve cambiare la mentalità: – si augura anche il dottor Angelo Arcangeli – basta ampliamenti, no alla città dei cimiteri. Nei prossimi anni dal 12% si dovrà arrivare al 60% almeno, nella pratica delle Cremazioni, e pensare ad un crematorio nostro. Per non ritrovarci più in emergenza”.

    Anche la terra
    scarseggia


    È la solita storia per il Caro Estinto: già prevista e all’ennesima replica. Certo, ci resta l’inumazione: ma la sepoltura in terra, che deve essere garantita dal Comune per legge, non è la prima scelta tra i riminesi (come anche la cremazione).
    E anche il posto in terra scarseggia perché le esumazioni procedono a rilento, causa la mancanza di ossari per deporre i resti mortali (alla peggio verranno stipati nella camera mortuaria del Cimitero?).
    E per chi vuole il tombino a tutti i costi? “… se proprio la famiglia vorrà tumulare la salma, dovrà spostarsi nei cimiteri del forese, dove c’è disponibilità di loculi” suggerisce l’estrema ratio l’assessore Turci.
    Quindi riminesi, armatevi di tanta pazienza, almeno fino alla prossima estate.
    Cosa accadrà ora e soprattutto, per fronteggiare all’emergenza, sarà sufficiente l’ordinanza comunale per la ‘tumulazione provvisioria’? Vedremo.

    Cinzia Sartini