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Per favore spostare quelle zebre

(Non) Va tutto bene. Strisce pedonali a Largo Unità d’Italia, buche e segnaletica sulla Tolemaide

Quelle zebre sono “scappate” vicine, troppo vicine al centro. E il rischio è di trovarsele proprio addosso, con conseguenze non proprio edificanti. Largo Unità d’Italia, Rimini centro. Per chi proviene in auto o in moto – ma persino chi pedala in bicicletta – la svolta a destra da via Bastioni meridionali va fatta con attenzione. E un consiglio: andate davvero a passo d’uomo e aprite bene gli occhi. Appena girato l’angolo, ad un metro sono state infatti disegnate le strisce pedonali. E ci mancherebbe che i pedoni non potessero passare in una zona così trafficata. Però le “zebre” in questione sono state disegnate davvero a ridosso della curva con il rischio che automobilisti, motociclisti e ciclisti si ritrovino senza volerlo faccia a faccia con le persone che stanno attraversando la strada. Il rischio impatto esiste ed è molto concreto.

Le strisce pedonali di Largo Unità d’Italia sono posizionate dietro la curva

Poco più avanti, sempre sulla destra, c’è la pensilina per la fermata degli autobus di linea di Start Romagna.

Quello dell’Arco e di Largo Unità d’Italia è, infatti, uno snodo fondamentale per il trasporto pubblico riminese. Da qui arrivano e partono le corse di tanti autobus per tutto il territorio e non solo comunale. Tra le strisce pedonali e l’inizio della pensilina ci sono 35 metri di distanza. Non è forse il caso di valutare uno spostamento, anche minimo, delle zebre” in avanti, in direzione della pensilina della Start Romagna per evitare gli incontri ravvicinati dei pedoni con i mezzi di trasporto?

Se il centro storico piange, via Tolemaide non ride.

È una delle arterie più trafficate di Rimini, il tratto che dalla rotonda di Torre Pedrera sale in direzione del casello dell’autostrada Rimini nord. Percorso avanti e indietro da mezzi pesanti, furgoni, camioncini e auto di ogni marca, tipo e peso, via Tolemaide è un gruviera. Buche di ogni diametro vi accompagnano fino all’ingresso dell’A14, e anche oltre. Non è un bel biglietto da visita neppure per i turisti che arrivano in Riviera e vengono accolti sì da rotonde accattivanti, ma anche da una strada davvero pessima. Stesso discorso per chi raggiunge la Fiera di Rimini per le manifestazioni organizzate da IEG. In ogni caso il manto stradale è davvero da pollice verso, come pure la segnaletica orizzontale. Le strisce bianche ai lati della strada sono pressoché invisibili e bisogna ringraziare che negli ultimi tempi la nebbia non si mai palesata. Mai, tranne lunedì 24 febbraio quando è comparsa “impalpabile e scialba” non solo a “nascondere le cose lontane” come scriveva Pascoli nell’omonima poesia del 1899, ma anche quelle ben più vicine.

In via Tolemaide segnaletica scarsa, illuminazione debole ma tante buche

A rendere ancora più misterioso e malinconico il paesaggio (ma soprattutto pericoloso), alla impalpabilità della segnaletica orizzontale si aggiunge un’altrettanta evanescente illuminazione pubblica. Pochi lampioni che “producono” poca luce. Così si corre il rischio di “nascondere” pericolosamente la Tolemaide agli automobilisti. Di chi è la competenza di quel tratto di strada? Della Provincia di Rimini. “ Stiamo pianificando un intervento” assicura l’ingegnere dell’ente Giovannino Vittori.