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Pediatri: un’estate a misura di bimbo

Arriva agosto, tempo di ferie e divertimento. Almeno per chi se le può ancora permettere. Ma anche se restate in città, c’è una cosa in comune con chi è pronto con le valigie in mano: la sicurezza dei propri bimbi. E allora, ecco alcuni consigli dalla Federazione Italiana Medici Pediatri.
“Il primo consiglio consiste nel pianificare con anticipo la partenza, soprattutto se si affrontano viaggi di lunga durata, o in Paesi in via di sviluppo – sottolinea il dottor Anelo Milazzo – proprio in quest’ultimo caso, è necessario consultare i servizi delle Ausl, del Ministero (porti, aeroporti, confini), nonché i siti internet dell’OMS”.

Obiettivo sicurezza. Quando ci si sposta con l’auto, è ineludibile tenere il bambino correttamente legato al seggiolino, con omologazione corrispondente alle sue dimensioni. In caso contrario, anche una semplice frenata può causare seri traumi.
“I bambini dovrebbero essere impegnati in maniera divertente mediante la musica, il racconto di fiabe, i giochi. Quando soffrono di chinetosi, anche con sintomi isolati quali nausea, pallore o vomito, non dovrebbero assumere bibite: né abbondanti, né troppo fredde, né gassate. È indubbiamente preferibile in questi casi, se il bambino non è molto piccolo, farlo sedere sul sedile anteriore, con la cintura di sicurezza, e fargli concentrare lo sguardo verso l’orizzonte. Anche in occasione di viaggi in treno o in aereo può essere raccomandabile ricorrere ad accorgimenti analoghi. Nei casi più impegnativi, si può ricorrere ai farmaci, che possono causare una certa sonnolenza”.
Vedi chewing-gum, compresse, cerotti, supposte, ecc…

La cassetta del pronto soccorso. Quando partite non dimenticate mai di portare con voi i classici farmaci.
“Paracetamolo ed ibuprofene non dovrebbero mai mancare. Colliri preferibilmente in monodosi, fazzolettini disinfettanti, cerotti, garze sterili rappresentano presidi particolarmente utili. Antibiotici, antistaminici e cortisonici, possono essere portati, ma debbono essere usati solo dopo consultazione di un medico”.

Mare e montagna. Se decidete di andare al mare, o se il mare lo vivete quotidianamente, sappiate che con l’acqua non si scherza.
“Se i vostri bambini non hanno ottime capacità natatorie, debbono fare uso di dispositivi di sicurezza, quali salvagenti e braccioli. Fate attenzione alle piscine: purtroppo, molto spesso, si sentono trgedie collegate a questi specchi d’acqua, i pericoli sono esattamente gli stessi del mare”.
A proposito di pericoli, anche l’ora migliore per immergersi è fondamentale.
“Resta valido il consiglio della nonna di non immergersi per un paio di ore dopo un pasto, soprattutto se copioso e se la differenza di temperatura con l’acqua è notevole”.
Durante la balneazione in mare un evento spiacevole particolarmente frequente è rappresentato dai contatti urticanti con le meduse.
“In questi casi sono consigliabili i lavaggi abbondanti con acqua salata, e l’applicazione di garze imbevute con acqua moderatamente calda”.
Dal mare alla montagna.
“Il primo consiglio è quello di salire di quota con gradualità, soprattutto se i bambini sono particolarmente piccini. Infatti il raggiungimento troppo rapido di quote elevate, può scatenare il «mal di montagna», con sintomi come: inappetenza, nausea, vomito e disturbi del sonno. Se poi decidete di fare qualche escursione, ricordatevi sempre di preparare un doppio cambio e di mettere nello zaino vestiti pesanti in caso saliate di quota. In montagna il tempo cambia molto velocemente e bisogna sempre essere pronti”.
Insomma, prevenire è meglio che curare.

Francesco Barone